Istologia

Cards (510)

  • L’acido ialuronico viene sintetizzato da proteine di membrana e non dal Golgi, componente matrice ex tracellulare - smistamento vescicole/sorting.
  • Esistono tre meccanismi validi per il trasporto delle vescicole nel Golgi: uno prevede una maturazione della cisterna dove le vescicole si muovono e non le tubuli, cisterna e materiale, un altro meccanismo prevede che le cisterne si collocano in una posizione fissa e le vescicole si muovono e si rimpacchettano, un terzo meccanismo prevede che le cisterne si collocano in una posizione fissa e il materiale può passare attraverso di esse.
  • Il materiale che arriva al Golgi si fonde con esso e viene modificato entrando in una nuova vescicola che raggiungerà la cisterna successiva e così via.
  • Le vescicole dopo aver attraversato il Golgi possono tornare indietro nell'RE oppure rimangono nel la cellula trasformandosi in lisosomi o raggiungono la membrana con cui si fondono rilasciando il loro contenuto all’esterno, le vescicole vuote possono fondersi con la membrana per sostituirne dei pezzi oppure le vescicole possono rimanere all’interno del Golgi.
  • Il traffico vesicolare è regolato da microtubuli, strutture tubulari cave sulla cui parete formate da tubulina possono interagire delle proteine motrici che si legano dal lato, sull’altro lato legano le vescicole, camminano lungo la parete del microtubulo consumando energia trasportando con se le vescicole.
  • Le vescicole vuote possono andare a sostituire pezzi della membrana cellulare.
  • Le vescicole vengono rivestite da proteine di diverso tipo, come clatrine, COP (COP - >cotomeri) 1, COP 2; alcune tramite trasporto anterogrado vengono rivestite da COP 2 mentre quelle che fanno trasporto retrogrado sono rivestite da COP 1, mentre le vescicole bidirezionali sono rivestite da clatrine che ha anche un ruolo nella selezione del contenuto delle vescicole.
  • Durante la mitosi il Golgi viene diviso tra le due cellule figlie, il Golgi si riorganizza, si frammenta in vescico le che vengono distribuite alle cellule figlie, in seguito si rifondono tra loro riformando le cisterne e grazie a delle proteine si rimpacchettano.
  • I microtubuli sono polarizzati ovvero hanno un’estremità positiva e una negativa.
  • Esistono momenti nella vita della cellula in cui il nucleo non è presente (eritrociti) o visibile durante la divisione, esistono delle cellule in cui sono presenti più nuclei (sincizi e plasmodi).
  • La forma del nucleo è correlata alla forma della cellula esferica, ellittica, fusata.
  • Scambio ioni Ca, interagire durante la sintesi di lipidi, influenzare la dimensione dei mitocondri e sono coinvolti nei processi di autofagia.
  • Nucleo è l'organello più grande della cellula, contiene il DNA ed è delimitato da una doppia membrana che contiene uno spazio, la cisterna perinucleare, nel nucleo è presente il nucleolo dove avviene la sintesi dei ribosomi, lo spazio presente all’interno della cisterna è in continuità con la membrana del RER.
  • Ipotesi autogena per la biogenesi dei mitocondri è che parte del DNA di una cellula ancestrale si sia separato e segregato e circondato da membrana dando origine ai mitocondri, ma questa ipotesi non ha riscontri.
  • Sulla membrana esterna dei nuclei sono collocati i ribosomi, sulla membrana interna non sono presenti.
  • Il nucleo fornisce importanti informazioni sull’attività della cellula e modificazioni patologiche.
  • Involucro nucleare: doppia membrana con ribosomi sull’esterna, cromatina: DNA e proteine, nucleolo: produzione componenti ribosomi la cui dimensione è correlata alla funzione della cellula, pori nucleari: interruzione dell’involucro nucleare e permettono gli scambi con il citoplasma.
  • La dimensione del nucleo è proporzionale alla dimensione della cellula e varia in base al tipo di cellula, sono costanti.
  • Ipotesi endosimbiontica per la biogenesi dei mitocondri è che un batterio viene inglobato da una cellula eucariotica e circondato da una membrana, questa ipotesi motiva la presenza di una doppia membrana e di cardiolipina (membrana interna) tipica dei batteri, presenza di DNA circolare.
  • Indice nucleoplasmatico (NP) indica la relazione tra volume della cellula e del nucleo che rimane costante.
  • Cromatina: due tipi di cromatina che dipendono dallo stato di aggregazione: cromatina condensata detta eterocromatina, più scura; la seconda si chiama eucromatina ed è funzionalmente attiva, è meno compatta (dispersa), una cellula con molta eucromatina è più attiva nella produzione di proteine.
  • Metabolismo lipidi e fosfolipidi, sintesi ormoni steroidei, accumulo di ioni come Ca per regolarne la quantità, produzione di calore negli adipociti bruni, apoptosi: preparano il materiale interno, si frammentano e vengono fagocitati, quando un mitocondrio viene danneggiato viene rilasciato all’esterno il citocromo C che porta all’apoptosi della cellula.
  • La faccia trans dell’apparato di Golgi è frammentata (trans Golgi network) per permettere il distaccamento delle vescicole.
  • Le subunità dei ribosomi si uniscono solo al momento della traduzione.
  • I ribosomi procariotici sono più piccoli (50s e 30s) ma hanno composizione molto simile a quelli eucariotici.
  • L’apparato di Golgi è rivestito da membrana e svolge numerose funzioni: una sorta di postino che distribuisce le vescicole verso diverse destinazioni, è un centro di smistamento delle vescicole il cui interno viene prima modificato; è in grado, inoltre, di produrre alcuni dei propri componenti.
  • La sequenza segnale permette al ribosoma di sapere se deve aderire al RER, si lega al SRP (riconoscimento segnale), i ribosomi si collocano su recettori in corrispondenza di canali che permetteranno alla proteina di raggiungere il Golgi.
  • I neuroni contengono una grande quantità di RER perché possiedono abbondanti e lunghi prolungamenti, quindi necessitano di una grande quantità di membrana che li rivesta e delle proteine transmembrana che la compongono.
  • L’apparato di Golgi è formato da cisterne impilate come pancakes rivestite da membrana, ha un lato convesso e uno concavo, le vescicole viaggiano sia verso la membrana che verso il Golgi.
  • Il numero degli apparati di Golgi dipende dalla funzione della cellula.
  • Nei neuroni le zolle di Nissl sono formate da RER molto abbondante per la produzione di proteine di membrana.
  • Le funzioni dell’apparato di Golgi includono la modificazione post traduzione mediante glicosilazione su proteine e lipidi che provengono dal REL, la produzione di vescicole che possono andare incontro a secrezione o possono rimanere dentro la cellula e raggiungere i lisosomi dove verranno degradati, e la produzione di GAG (dimeri di zuccheri polimerizzano formando GAG).
  • I poliribosomi possono essere formati sia da ribosomi liberi per l’uso interno o da ribosomi del RER se destinate all’esportazione.
  • La beta tubulina porta legata una molecola di GTP, una riserva di energia utilizzata durante la polimerizzazione con l’idrolisi del GTP che non è l’unico evento che porta alla polimerizzazione.
  • Desmina ha un ruolo nell’allineamento dei filamenti che intervengono nella contrazione e permette di mantenere la strutture delle cellule muscolari, connette le linee Z, il nucleo è formato da una doppia membrana con dei pori, tra la membrana e la cromatina è presente una rete di filamenti intermedi che formano la lamina nucleare che interagisce con la cromatina determinandone la distribuzione.
  • Nelle cellule epiteliali sono presenti giunzioni abbondanti, i filamenti di actina permettono alle cellule di rimanere in posizione in caso di ad esempio stiramento, se non fosse presente le cellule si distaccherebbero, patologia epidermolisi bollosa in risposta a stress meccanici si formano delle bolle sulla cute che causano il distaccamento delle cellule dell’epidermide.
  • Non sono polarizzati.
  • I microtubuli si polarizzano, tende a non crescere e tende ad allungarsi per aggiunta di nuovi dimeri.
  • Si legano in modo antiparallelo, (estremità NH e estremità COOH), molto stabili, nessuna instabilità dinamica e ricambio unità, sono molto forti se sotto stress meccanico anche più dei microtubuli, rinforzano le giunzioni, aiutano a mantenere il nucleo in posizione.
  • Sono tessuto specifici, le proteine dei monomeri sono diverse in base alla cellula e al tessuto: cellule epiteliali: cheratine o citocheratine, cellule muscolari: desmina, astrociti (un tipo di cellule gliali del SNC): GFAP, neuroni: proteine dei neurofilamenti, cellule mesenchimali: vimentina, lamina nucleare: lamìne (ubiquitarie).