Dipinta tra il 1453 e il 1454, contiene il tema della passione antiquaria e l'interesse per l'osservazione della natura.
Pone i personaggi in una natura spoglia e quasi pietrificata, rivelando gli interessi geologici dell'artista.
Il Cristo è solitario, inginocchiato sulla dura roccia che sembra sagomata artificialmente per l'occasione.
I tre discepoli (Pietro, Giovanni e Giacomo) sono addormentati in prossimità del torrente Cedron, canale scavato tra lisce pareti rocciose che sembrano blocchi di pietra incastratiperfettamente.
Il discepolo a destra è vestito di giallo e viola ed è in forte scorcio, posizione che verrà perfezionata nel Cristo Morto.
La solitudine di Gesù è sottolineata dal fatto che volge le spalle all'osservatore. Apparizione di cinque angeli simili ai putti degli antichi rilievi romani, gli mostrano i simboli della passione (colonna, croce, lancia, spugna).
A destra, su una curva che conduce da Gerusalemme al Cedron, Giuda guida una folla di armati verso il Getsemani (orto sul Monte degli Ulivi).
L'albero secco di destra e l'avvoltoio sono presagi di morte. Le nuove foglie sul ramo centrale, i leprotti e gli uccelli bianchi (aironi nel fiume) simboleggiano vita e Resurrezione.
Gerusalemme è sullo sfondo (pendici del monte Sion), colma di monumenti presi da Venezia (campanile di San Marco), Verona (arena), Roma (colonna coclide istoriata, monumento equestre in stile Marco Aurelio, Torre delle Milizie).
Gli edifici hanno sul tetto una mezzaluna crescente, simbolo di Islam o di caduta di Costantinopoli del 1453.
Le mura restaurate (come specificato dai passi biblici) sono un riferimento al decimo libro del De re aedificatoria di Alberti.
Questo colloca il Mantegna in una posizione di attualità e avanguardia.