CARCINOMA OVARICO

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  • GENI
    • BRCA1/BRCA2
    Marcatori: beta HCG, Alfa fetoproteina
  • Il carcinoma ovarico ha un importante eterogeneità di varianti istologiche dovute a tre diverse diverse diverse componenti:
    1. Componente germinale: cellula uovo e struttura associate, molto sensibile l’attività ormonale
    2. Componente cellulare di rivestimento germinale : derivanti dal mesoderma
    3. Componente del connettivo specializzato: funzioni ormonali di secrezione di estrogeni e progesterone
  • FATTORI DI RISCHIO
    • Iperestrogenismo
    • Endometriosi( tessuto endometriale al di fuori della cavità uterina)
    • Mutazione genetica di onco-soppressori
  • Il carcinoma ovarico ha una mortalità elevata dato che la sintomatologia diviene conosciuta solo nel momento in cui il tumore raggiunge grosse dimensioni e quindi c’è un’alta probabilità di aver disseminato per contiguità.
  • DIAGNOSI:
    • ecografia: dall’ecografia possiamo riconoscere se c’è massa tumorale o è semplicemente presenza di cisti.
    Ciste ovariche più delle volte sono benigne, si riconoscono perché sono a pareti sottili e lisce e spesso al loro interno si accumula liquidò. Una cisti maligna è disomogenea e solida e richiede la biopsia.
    In seguito ad ecografia se c’è familiarità positiva si valuta la consulenza genetica.
  • Abbiamo due marcatori tumorali che sono: beta HCG e alfa feto proteina, sono marcatori che sostanzialmente indicano tumore ovarico epiteliale e tumore germinale.
  • Nei tumori dell’ovaio c’è una classificazione diversa che non si limita solo alla caratteristica benigna o maligna. C’è la zona intermedia chiamata borderline: dove il tumore è benigno ma potrebbe convertirsi in un tumore maligno quindi la terapia è conservativa e osservazionale. Nella chirurgia il chirurgo cerca di conservare quelle che sono le strutture non intaccate da neoplasia maligna, le strutture borderline vengono tenute sotto osservazione.