cap. 2: metodo scientifico

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  • Il metodo scientifico rappresenta un approccio generale degli scienziati alla conoscenza, al modo in cui essi si pongono le domande e alla logica e i metodi che usano per giungere alle loro risposte.
  • La differenza tra un approccio non scientifico ed uno scientifico alla conoscenza, è che nel quotidiano ci basiamo molto sull'intuito e ci accontentiamo di spiegazioni che ci vengono fornite anche senza prove empiriche, affidandoci a ciò che ci sembra vero e ragionevole.
    Quindi: APPROCCIO INTUITIVO.
  • L'approccio scientifico si basa su procedure empiricamente fondate, un'osservazione diretta, dove le conclusioni a cui arriva lo scienziato non possono basarsi sull'intuizione o sul sentito dire, ma devono essere il frutto di uno studio accurato.
  • Le osservazioni della vita quotidiana sono osservazioni casuali e incontrollate.
    Le osservazioni scientifiche non possono essere casuali e sono sistematiche (lo scienziato decide in anticipo cosa osservare e come farlo).
  • Fondamentale nella scienza è il controllo.
  • Controllare significa specificamente analizzare uno alla volta i fattori che possono influenzare i fattori osservati.
  • In psicologia non si parla di fattori ma di variabili, cioè qualsiasi caratteristica di una persona, un gruppo o un evento che può variare.
  • Nello svolgimento di un esperimento si hanno due variabili: una dipendente e una indipendente.
  • VARIABILE INDIPENDENTE: la variabile che i ricercatori manipolano o controllano con lo scopo di studiarne gli effetti su un dato comportamento.
  • VARIABILE DIPENDENTE: misura il comportamento che ipotizziamo influenzato dalla variabile indipendente, e dipende dall'effetto della variabile indipendente.
  • Per manipolare la variabile indipendente, si dividono i partecipanti all'esperimento in due gruppi:
    • gruppo sperimentale: esposto allo stimolo o al trattamento
    • gruppo di controllo o confronto: non esposto allo stimolo o al trattamento
  • Solo quando si fa una manipolazione sperimentale si può concludere una relazione di causa-effetto tra variabili.
  • Una volta concluso lo studio/la ricerca, i risultati vanno riportati in un chiaro e accurato resoconto scientifico.
  • La differenza tra resoconto scientifico e non scientifico:
    • resoconto non scientifico: influenzato dalla soggettività e dalle impressioni personali dello scienziato;
    • resoconto scientifico: obiettivo, senza le impressioni e deduzioni personali dello scienziato.
  • Per sapere se un resoconto è scientifico bisogna studiare l'accordo tra osservatori, cioè chiedere ad osservatori indipendenti di fare lo stesso resoconto.
    Se i contenuti dei resoconti sono simili, possiamo essere sicuri della obiettività e scientificità.
  • Il concetto fa riferimento a tanti eventi oppure alle loro relazioni.
  • Nella vita quotidiana, il concento è una parola usata in maniera imprecisa, ambigue, senza conoscerne il significato.
    Nella ricerca scientifica, il concetto deve avere definizioni chiare e specifiche, che sono condivise nel contesto della comunità scientifica.
  • Gli psicologi si riferiscono ai concetti chiamandoli costrutti.
  • Una cosa importante è che i concetti siano operazionalizzati in maniera accurata.
  • Operazionalizzare un costrutto significa tradurlo in termini che ci permettono di misurarlo.
    Non possiamo misurare un costrutto astratto, come l'intelligenza, ma possiamo misurare variabili che sono indicatori di quel costrutto.
  • Gli strumenti scientifici non possono essere inesatti o imprecisi come gli strumenti non scientifici.
  • Lo strumento scientifico non deve fare errori sistematici e deve dare informazioni precise e dettagliate.
  • Esistono due tipologie di misurazione: fisica e psicologica.
  • La misurazione fisica ha l'obiettivo di misurare una serie di dimensioni fisiche, come la lunghezza, il peso o il tempo.
    Si basa su strumenti standard e condivisi dalla comunità scientifica.
  • La misurazione psicologica ha l'obiettivo di misurare i costrutti psicologici.
    Non esistono strumenti standard, ma devono essere gli psicologi stessi a costruire misure che consentono di valutarli.
  • Le misurazioni devono avere due caratteristiche: validità e attendibilità.
  • La validità è la capacità di uno strumento di misurare effettivamente ciò che si propone di misurare.
    Inoltre, solo le misure valide si possono definire veritiere.
  • L'attendibilità consiste nell'avere una coerenza interna.
    Inoltre, le misure attendibili producono risultati stabili nel tempo.
  • Le ipotesi sono un tentativo di spiegare un fenomeno.
  • E' fondamentale che l'ipotesi abbia due componenti: predizioni e spiegazione.
  • Una buona ipotesi deve prevedere come il fenomeno dovrebbe comportarsi sotto determinate condizioni.
  • Un'ottima ipotesi deve anche spiegare perché il fenomeno avviene così.
  • Un'ipotesi è scientifica solo se è verificabile, e lo è quando i concetti, i costrutti, sono definiti in maniera chiara, da un punto di vista teorico, e che sono anche operazionalizzati in maniera chiara.
  • La ricerca ha 4 obiettivi:
    1. descrizione
    2. predizione
    3. spiegazione
    4. applicazione
  • Gli psicologi per descrivere gli eventi usano 2 approcci:
    • approccio nomotetico
    • approccio Ideografico
  • L’approccio nomotetico
    • ha lo scopo di elaborare leggi generali, che possono essere utilizzate anche per descrivere gruppi di persone differenti;
    • si focalizza sul comportamento medio delle persone, piuttosto che le caratteristiche dei singoli;
    • non nega le differenze individuali, ma enfatizza le somiglianze per elaborare leggi col fine di comprendere processi mentali e i comportamenti.
  • L’approccio Ideografico
    • studia il singolo e le caratteristiche che lo rendono unico,
    • si utilizza quando si fa uno studio di caso singolo, si studiano in modo intensivo e prolungato i comportamenti di una persona.
  • La descrizione può avere un approccio quantitativo o qualitativo, e dipende da i dati raccolti.
  • Approccio quantitativo: si basa sulla raccolta di un numero elevato di dati analizzati con tecniche statistiche.
  • Approccio qualitativo: si basa su del materiale verbale, raccolto tramite interviste o osservazioni.