I paesi vincitori influenzati dal programma di Wilson ridisegnarono le carte politiche sconvolte dal crollo degli imperi (Russia, Reich, Austro-Ungaria, Ottomano) e dettarono le condizioni e punizioni della Germania, enunciate nel Diktat
311 rappresentanti dei 32 paesi coinvolti si riunirono a Versailles per stipulare un accordo
Nel 1918, con la sconfitta dell'Alleanza, il presidente degli Stati Uniti Wilson scrisse un programma di 14 punti che stabilivano le linee guida della conferenza di Pace di Versailles
L'Austria divenne una repubblica e perse dei territori indipendenti dall'Ungheria che a sua volta perse regioni slave (slovacche e croate) ed altri territori
Wilson propose anche l'istituzione di una Società delle Nazioni, una sorta di precursore dell'ONU
Nella battaglia di Amiens, tra l'8 e l'11 agosto, le forze dell'Intesa con l'aiuto delle truppe americane sconfissero i tedeschi portando la Germania verso le sue sconfitte
Si formarono nuove nazioni come Polonia, Cecoslovacchia e Jugoslavia (formata dai paesi slavi del Sud) e alcune nazioni si modificarono
Paesi vincitori
Inghilterra (rappresentata da Lloyd George)
Francia (rappresentata da Clemenceau)
America (rappresentata da Wilson)
Italia (rappresentata da Vittorio Emanuele Orlando)
Pace di Versailles
1919
Con le condizioni imposte, la Germania avrebbe dovuto
Cedere Alsazia e Lorena alla Francia
Cedere alla Polonia dei territori (Alta Slesia, Posnonia e Pomerania) per consentirle l'accesso al porto di Danzica
Rimborsare i paesi vincitori dei danni subiti
Abolire il servizio di leva
Ridurre il proprio esercito e privarlo di armamenti
Abbandonare la marina
L'Italia riuscì a
24 ottobre 1918
I punti proposti da Wilson si basavano sul principio di autodeterminazione dei popoli, sull'abolizione della diplomazia segreta, sulla libertà di navigazione, sulla riduzione degli armamenti e sul rispetto delle minoranze
Nell'estate del 1918, l'esercito tedesco si batté nelle Marnes e contemporaneamente l'Austria attaccò l'Italia sul Piave e sul Monte Grappa ma furono respinti
L'Italia sconfisse gli Austriaci a Vittone e Veneto
24 ottobre 1318
Si arrivò all'orroremente dello Germon'a verso le sue disfatte
Una coalizione democratica governò
Le forze dell'Intese con l'aiuto delle truppe omericone
Possono al contrattocea
Il 9/44 Ebert fu proclamato capo del governo istituendo la Repubblica
Nel frattempo, in Novembre, fu l'elezione dell'Assemblea Costituente
L'assemblea si riunì nuovamente agli inizi di gennaio e fu immediatamente sciolta dei militari bolscevichi
I menscevichi e i cadetti ricevettero pochissimi voti
Lenin proclamò le sue tesi d'Aprile, ponendo in questione le prese di potere
Le forze dell'Intese considerarono la pace come un tradimento e appoggiarono le forze anti-bolsceviche
Il nuovo governo rafforzò la sua autorità con l'istituzione della polizia e del Tribunale Rivoluzionario centrale
Gli Austrian firmarono a Villa Giusti l'armistizio con l'Italia
3 Novembre
I socialisti-rivoluzionari trionfarono con la maggioranza assoluta dei voti
I Tedeschi furono sconfitti nella battaglia di Amiens il 1'8 e 1'11 agosto
La Germania firmò l'Armistizio di Rethondes
11/11
Vi furono disguidi interni in Germonia
Le forze dell'Intese furono respinte
31 marinai di Kiel formarono dei consigli rivoluzionari
La Russia uscì definitivamente dalle Guerre con la firma del trattato di Brest-Litovsk
3 marzo 1912
I bolscevichi ottennero scarsi risultati
Le truppe anglo-francesi supportarono l'opposizione del governo bolscevico costituito soprattutto dei Bianchi, alimentando la guerra civile
Lenin rientrò in Russia dalla Svizzera nel 1917 aiutato dai tedeschi
I tedeschi speravano di accelerare l'uscita della Russia dalla Guerra
Lenin voleva istituire un governo comunista rovesciando le teorie
A settembre c'è un colpo di stato capeggiato dal generale Kornolov, ma viene placato dal generale Kerenskig che guida il governo social rivoluzionario
Il 7 novembre, rivoluzionari e guardie rosse circondano il Palazzo d'Inverno e se ne impadroniscono
Viene costituito un nuovo governo con Vittorio Emanuele Orlando come presidente del Consiglio