Tasso vita

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  • Torquato Tasso
    Nato a Sorrento nel 1544, svolge la sua formazione a Napoli e Roma, vivendo una giovinezza segnata da frequenti spostamenti tra Bergamo, Ferrara, Urbino e Venezia
  • Pubblica il poema cavalleresco "Rinaldo" a Venezia, influenzato dall'opera di suo padre, Bernardo autore dell'Amadigi
    1562
  • Studi iniziali
    1. Diritto a Padova e Bologna
    2. Espulso nel 1564 per una satira contro docenti e studenti
    3. Torna a Padova nel 1565 e si unisce all'Accademia degli Eterei, contribuendo alla sua formazione accademica
  • Si trasferisce a Ferrara, dedicandosi alla scrittura di liriche amorose per Lucrezio Bendidio e Laura Peperara
    1565
  • A Ferrara
    1. Lavora al servizio del cardinale Luigi d'Este e successivamente del duca Alfonso II
    2. Inizia la stesura di "Aminta" e abbozza la Gerusalemme liberata
    3. Scrive tre "Discorsi sull'arte poetica" nel dibattito coevo sul poema epico delineando i criteri aristotelici di unità, verosimiglianza e necessità
  • Completa la Gerusalemme liberata, ma inizia un periodo critico di revisioni e dubbi interiori, documentati nelle "Lettere poetiche"

    1575
  • Confessandosi eretico, affronta l'Inquisizione di Ferrara e si ritira in un convento, evadendo successivamente
    1577
  • Inizia una lunga crisi, reclusione e peregrinazioni fino al 1586
    1579
  • Nonostante le difficoltà, continua a scrivere Rime e Dialoghi
  • Pur sofferente e turbato dalle allucinazioni, continua a scrivere numerose Rime e la maggior parte dei Dialoghi, sperimentando un genere che unisce esigenze dialettiche e ragionative con elementi psicologici e lirici
  • Stampe non autorizzate della Gerusalemme liberata causano turbamenti
    1584
  • Esce dall'ospedale grazie a Vincenzo Gonzaga, ma le inquietudini persistono

    1586
  • Tra Bergamo, Roma e Napoli

    Dedica tempo alla revisione di opere teatrali e religiose
  • Pubblica "Re Torrismondo"

    1587
  • Pubblica "Il Monte Oliveto"
    1588
  • Intraprende "Le sette giornate del mondo creato", concepite come risposta al de Rerum natura di Lucrezio di cui Tasso rifiuta la visione materialistica
    1592
  • Rivisita la Gerusalemme liberata, pubblicandola come "Gerusalemme conquistata," ottenendo successo limitato

    1593
  • Muore a Roma in un convento sul Gianicolo, gravemente ammalato

    1595
  • La vita di Tasso, segnata da successi letterari, inquietudini personali e controversie, lo colloca tra le figure più complesse e significative del Rinascimento italiano
  • Poema epico di Tasso

    Sintesi dei suoi molteplici interessi
  • Inquietudine che permea la vita di Tasso
    Radici nella sua condizione personale e si intreccia con la complessità del momento storico
  • Rapida fine dei valori rinascimentali (studio dei classici latini e greci) e l'emergere degli effetti culturali della Controriforma</b>
  • Tasso
    • Individuo malinconico e inquieto, costantemente alla ricerca di una pace apparentemente irraggiungibile
    • Incarna il modello di poeta vittima del proprio genio, perseguitato sia dal mondo interiore che dal contesto circostante
    • Incarna un tipo di intellettuale che avrà moltissima fortuna nell'Ottocento romantico
  • La corte ferrarese nel secondo Cinquecento, in profonda decadenza economica e culturale, diventa il contesto in cui Tasso si ritrova spaesato
  • Nonostante le ambiguità e le contraddizioni della corte

    Tasso la idealizza come una cerchia di spiriti eletti
  • La corte, inizialmente fonte di ispirazione

    Diventa anche motivo di conflitto
  • Un'epoca in cui i valori rinascimentali tramontano velocemente mentre gli effetti culturali della Controriforma iniziano a modellare non solo la religiosità dei singoli ma l'intero corpo sociale e le sue espressioni artistiche
  • La situazione politico-religiosa, con l'osservanza delle regole imposte dal Concilio di Trento e l'attività dell'Inquisizione, induce molti intellettuali sospettati di eresia a lasciare Ferrara
  • Nonostante ciò
    Tasso mantiene la corte come punto di riferimento esclusivo
  • Tasso
    • Si presenta anche come poeta cristiano, esaltando gli ideali controriformistici nel suo poema
    • La sua opera è pervasa da una tensione "bifrontale" che riflette le sue ambiguità
  • La struttura unitaria del poema cede a spinte patetiche, voluttuose e idilliache, mentre la religiosità celebrata è quella autenticamente vissuta nell'intimo, diversa da quella esteriore della Controriforma
  • Opera di Tasso
    Espressione di grande ricchezza e complessità, caratterizzata da un "bifrontismo spirituale"
  • Il poeta condanna e allo stesso tempo sente il fascino del mondo pagano, esalta l'ortodossia cristiana ma avverte i limiti imposti alla libera espressione delle pulsioni umane
  • La letteratura di Tasso anticipa la sensibilità moderna, cercando di affrontare le dissonanze e la mutevolezza del reale
  • Tasso, rifiutando il canone manieristico, anticipa lo sperimentalismo dell'età barocca
  • Utilizzando materiale della tradizione classica e romanza, Tasso indaga le zone d'ombra dell'esistenza, in contrasto con l'uso rinascimentale che mirava a nitore ed eleganza
  • Tasso si configura come una figura di transizione dal Rinascimento all'età barocca, riflettendo le tensioni culturali e religiose del suo tempo
  • Gerusalemme liberata
    Poema epico di Torquato Tasso che riflette la complessità e la tormentata vita intellettuale del poeta rinascimentale
  • Composizione del poema
    1. Tasso dichiara il poema concluso nel 1575
    2. Continua a correggerlo e modificarlo incessantemente
    3. Rende l'opera sempre suscettibile di nuove variazioni
  • Trama del poema
    • Inganni
    • Amori non corrisposti
    • Lotte
    • Conquista di Gerusalemme da parte dei crociati