Il processo che porta alla produzione delle cellule del sangue periferico, ossia i globuli bianchi, i globuli rossi e le piastrine
Tappe dell'emopoiesi
1. Nella vita intrauterina l'emopoiesi si svolge nel sacco vitellino, per poi spostarsi nel fegato e nella milza
2. Dopo la nascita, invece, si sposta a livello dello scheletro, inizialmente l'intero scheletro e, successivamente, soprattutto lo scheletro assiale (prevalentemente il bacino e la colonna vertebrale)
Cellula staminale ematopoietica (HSC)
Caratterizzata dall'espressione di un antigene di superficie (che funge da marker) il CD34. Possiede la capacità di autoriprodursi, continuando a dividersi, così da formare un pool di cellule staminali, e di dare origine ai progenitori e ai precursori, da cui si formeranno le cellule del sangue periferico
Cellule derivate dalla cellula staminale ematopoietica
Progenitore linfoide (da cui si avranno linfociti T, B o NK)
Progenitore mieloide (da cui si avranno i monociti, i vari sotto tipi di granulociti, i globuli rossi e le piastrine)
La produzione di cellule del sangue è enorme, infatti ogni giorno il nostro organismo produce: 2 x 10^11 globuli rossi, 2 x 10^11 piastrine, 7 x 10^10 neutrofili
Nicchia emopoietica
Il tessuto emopoietico composto da vasi (con le relative cellule endoteliali che li rivestono), fibroblasti, adipociti e matrice extracellulare
Le HSC non sono fisse nel midollo, ma possono andare nel sangue periferico. Uno degli esami richiesti è la conta delle cellule CD34+ nel sangue periferico, che possono essere aumentate in caso di alcune malattie come fibrosi midollare, miofibrosi o metastasi ossee
Normalmente il valore di CD34+ nel sangue periferico dovrebbe essere di 0,12 microlitro (μL)
Homing
La capacità delle cellule staminali ematopoietiche di ritornare sempre nel midollo, meccanismo su cui si basa il trapianto di midollo
Le cellule staminali, andando avanti nel processo di differenziazione, perdono progressivamente la capacità proliferativa (e di auto-rinnovamento) e acquisiscono quella differenziativa
Mieloaspirato
Esame che consente di aspirare il sangue midollare e studiare le singole cellule, valutato dall'ematologo
Biopsia osteomidollare
Esame che consente di prelevare un frammento di osso e studiarne l'architettura (l'istologia) del tessuto, valutato dall'anatomo patologo
La cellularità del midollo diminuisce con l'aumentare dell'età, in modo grossolano si calcola come (100 - età del paziente)%
La biopsia osteomidollare è più affidabile e precisa per la conta delle cellule, mentre il mieloaspirato consente anche altre analisi come la citofluorimetrica o la citogenetica
Eritropoietina
Ormone fondamentale che regola il processo di differenziazione delle cellule staminali ematopoietiche nella linea eritroide
Globulo rosso
Cellula priva di nucleo e con aspetto a disco biconcavo, con emivita di 120giorni
Emoglobina
Proteina costituita da 4 catene globiniche (α, β, γ, δ, ε, ζ) e dal gruppo eme
Maturazione degli eritrociti
1. Proeritroblasto
2. Eritroblasto basofilo
3. Eritroblasto policromatofilo
4. Eritroblasto ortocromatico
5. Reticolocita
6. Eritrocita maturo
Oxygen-sensing pathway
Sistema di regolazione della produzione di eritropoietina composto da HIF-1α, prolin-idrossilasi e VHL (Von Hippel-Lindau)
Produzione di eritropoietina
1. Dipende dal livello di ossigenazione
2. In condizioni di normale ossigenazione la HIF-1α viene idrossilata dalla prolin-idrossilasi e riconosciuta dalla VHL, che ne causa l'ubiquitinazione e la degradazione
3. In condizioni di scarsa ossigenazione la HIF-1α non viene idrossilata dalla prolin-idrossilasi e si sposta nel nucleo, dove si lega a HIF-1β e promuove la trascrizione di geni target, come quello dell'eritropoietina
Granulocitopoiesi
1. Mieloblasto
2. Promielocita
3. Mielocita
4. Metamielocita
5. Cellula a banda
6. Granulocito segmentato
Granulociti neutrofili
Preponderanti, nucleo polisegmentato, emivita in circolo di 6-12 ore, utili nella protezione dalle infezioni batteriche (chemiotassi, fagocitosi, attività microbicida)
Granulociti basofili
Possiedono granuli sovrapposti al nucleo, coinvolti nella liberazione di istamina (reazioni anafilattiche)
Granulociti eosinofili
Facili da riconoscere per la colorazione arancione, consistenti in soggetti allergici e con infezioni parassitarie
Formula leucocitaria normale
Granulociti neutrofili: 45-75%
Linfociti: 20-40%
Monociti: 3-7%
Granulociti eosinofili:1-3%
Granulociti basofili:0-1%
Megacariocitosi e piastrine
1. Megacariociti (progenitori delle piastrine) nel midollo
2. Frammentazione del citoplasma dei megacariociti per formare le piastrine
Piastrine
Produzione di 100 x 10^9 al giorno
Emivita di 8-10 giorni
1/3 sequestrate nella milza
Molto piccole rispetto ai globuli rossi
Contengono α-granuli (fattori della coagulazione) e corpi densi
Regolazione delle piastrine
1. Trombopoietina (produzione costitutiva)
2. Trombopoietina si lega alle piastrine, se molte in circolo c'è poca trombopoietina libera e viceversa
Parametri emocromo normale
Emoglobina
Ematocrito
Eritrociti
MCV
MCH
MCHC
RDW
Reticolociti
Leucociti
Piastrine
Classificazione anemie
Ipoproliferative
Da eritropoiesi inefficace
Emolitiche
Emorragiche
Classificazione anemie per MCV
Microcitiche
Normocitiche
Macrocitiche
Anemie emolitiche
Riduzione della vita media del globulo rosso
Aumento di bilirubina, LDH, reticolociti
Riduzione dell'aptoglobina sierica libera
Emosiderinuria
Splenomegalia, ittero, calcoli
Maturazione degli eritrociti
1. Immissione nel sangue periferico
2. Perdita del residuo di RNA
3. Maturazione a eritrocito
Eritrocita
Contiene 4 catene globiniche e l'eme
Degradazione dell'emoglobina
1. Rilascio delle catene globiniche
2. Rilascio dell'emoglobina che si lega all'aptomioglobina sierica
3. Rilascio del gruppo eme, dal quale verrà liberato il ferro e la bilirubina
Segni tipici delle anemie emolitiche
Aumento di bilirubina
Aumento di LDH lattato deidrogenasi
Riduzione dell'aptoglobina sierica libera
Aumento di reticolociti
Emosiderinuria
Segni obiettivi delle anemie emolitiche
Splenomegalia
Ittero e calcoli
Emoglobinuria
Criteri di classificazione delle anemie emolitiche
Ereditarietà (ereditarie o acquisite)
Sede di emolisi (intravascolari o extravascolari)
Sede del difetto che causa l'emolisi (intragloulari o extraglobulari)
Anemie emolitiche intraglobulari
Possono essere ereditarie (difetti della membrana eritrocitaria, difetti dell'emoglobina, difetti enzimatici) o acquisite (emoglobinuria parossistica notturna)
Difetti della membrana eritrocitaria
Proteine sulla membrana del globulo rosso che mantengono la forma a disco biconcavo
Difetti di queste proteine possono causare anemie come sferocitosi ed ellissocitosi