Lezione 1 Ematologia

Cards (76)

  • Emopoiesi
    Il processo che porta alla produzione delle cellule del sangue periferico, ossia i globuli bianchi, i globuli rossi e le piastrine
  • Tappe dell'emopoiesi
    1. Nella vita intrauterina l'emopoiesi si svolge nel sacco vitellino, per poi spostarsi nel fegato e nella milza
    2. Dopo la nascita, invece, si sposta a livello dello scheletro, inizialmente l'intero scheletro e, successivamente, soprattutto lo scheletro assiale (prevalentemente il bacino e la colonna vertebrale)
  • Cellula staminale ematopoietica (HSC)

    Caratterizzata dall'espressione di un antigene di superficie (che funge da marker) il CD34. Possiede la capacità di autoriprodursi, continuando a dividersi, così da formare un pool di cellule staminali, e di dare origine ai progenitori e ai precursori, da cui si formeranno le cellule del sangue periferico
  • Cellule derivate dalla cellula staminale ematopoietica
    • Progenitore linfoide (da cui si avranno linfociti T, B o NK)
    • Progenitore mieloide (da cui si avranno i monociti, i vari sotto tipi di granulociti, i globuli rossi e le piastrine)
  • La produzione di cellule del sangue è enorme, infatti ogni giorno il nostro organismo produce: 2 x 10^11 globuli rossi, 2 x 10^11 piastrine, 7 x 10^10 neutrofili
  • Nicchia emopoietica
    Il tessuto emopoietico composto da vasi (con le relative cellule endoteliali che li rivestono), fibroblasti, adipociti e matrice extracellulare
  • Le HSC non sono fisse nel midollo, ma possono andare nel sangue periferico. Uno degli esami richiesti è la conta delle cellule CD34+ nel sangue periferico, che possono essere aumentate in caso di alcune malattie come fibrosi midollare, miofibrosi o metastasi ossee
  • Normalmente il valore di CD34+ nel sangue periferico dovrebbe essere di 0,12 microlitro (μL)
  • Homing
    La capacità delle cellule staminali ematopoietiche di ritornare sempre nel midollo, meccanismo su cui si basa il trapianto di midollo
  • Le cellule staminali, andando avanti nel processo di differenziazione, perdono progressivamente la capacità proliferativa (e di auto-rinnovamento) e acquisiscono quella differenziativa
  • Mieloaspirato
    Esame che consente di aspirare il sangue midollare e studiare le singole cellule, valutato dall'ematologo
  • Biopsia osteomidollare
    Esame che consente di prelevare un frammento di osso e studiarne l'architettura (l'istologia) del tessuto, valutato dall'anatomo patologo
  • La cellularità del midollo diminuisce con l'aumentare dell'età, in modo grossolano si calcola come (100 - età del paziente)%
  • La biopsia osteomidollare è più affidabile e precisa per la conta delle cellule, mentre il mieloaspirato consente anche altre analisi come la citofluorimetrica o la citogenetica
  • Eritropoietina
    Ormone fondamentale che regola il processo di differenziazione delle cellule staminali ematopoietiche nella linea eritroide
  • Globulo rosso
    Cellula priva di nucleo e con aspetto a disco biconcavo, con emivita di 120 giorni
  • Emoglobina
    Proteina costituita da 4 catene globiniche (α, β, γ, δ, ε, ζ) e dal gruppo eme
  • Maturazione degli eritrociti
    1. Proeritroblasto
    2. Eritroblasto basofilo
    3. Eritroblasto policromatofilo
    4. Eritroblasto ortocromatico
    5. Reticolocita
    6. Eritrocita maturo
  • Oxygen-sensing pathway
    Sistema di regolazione della produzione di eritropoietina composto da HIF-1α, prolin-idrossilasi e VHL (Von Hippel-Lindau)
  • Produzione di eritropoietina
    1. Dipende dal livello di ossigenazione
    2. In condizioni di normale ossigenazione la HIF-1α viene idrossilata dalla prolin-idrossilasi e riconosciuta dalla VHL, che ne causa l'ubiquitinazione e la degradazione
    3. In condizioni di scarsa ossigenazione la HIF-1α non viene idrossilata dalla prolin-idrossilasi e si sposta nel nucleo, dove si lega a HIF-1β e promuove la trascrizione di geni target, come quello dell'eritropoietina
  • Granulocitopoiesi
    1. Mieloblasto
    2. Promielocita
    3. Mielocita
    4. Metamielocita
    5. Cellula a banda
    6. Granulocito segmentato
  • Granulociti neutrofili
    • Preponderanti, nucleo polisegmentato, emivita in circolo di 6-12 ore, utili nella protezione dalle infezioni batteriche (chemiotassi, fagocitosi, attività microbicida)
  • Granulociti basofili
    • Possiedono granuli sovrapposti al nucleo, coinvolti nella liberazione di istamina (reazioni anafilattiche)
  • Granulociti eosinofili
    • Facili da riconoscere per la colorazione arancione, consistenti in soggetti allergici e con infezioni parassitarie
  • Formula leucocitaria normale
    • Granulociti neutrofili: 45-75%
    • Linfociti: 20-40%
    • Monociti: 3-7%
    • Granulociti eosinofili: 1-3%
    • Granulociti basofili: 0-1%
  • Megacariocitosi e piastrine
    1. Megacariociti (progenitori delle piastrine) nel midollo
    2. Frammentazione del citoplasma dei megacariociti per formare le piastrine
  • Piastrine
    • Produzione di 100 x 10^9 al giorno
    • Emivita di 8-10 giorni
    • 1/3 sequestrate nella milza
    • Molto piccole rispetto ai globuli rossi
    • Contengono α-granuli (fattori della coagulazione) e corpi densi
  • Regolazione delle piastrine
    1. Trombopoietina (produzione costitutiva)
    2. Trombopoietina si lega alle piastrine, se molte in circolo c'è poca trombopoietina libera e viceversa
  • Parametri emocromo normale
    • Emoglobina
    • Ematocrito
    • Eritrociti
    • MCV
    • MCH
    • MCHC
    • RDW
    • Reticolociti
    • Leucociti
    • Piastrine
  • Classificazione anemie
    • Ipoproliferative
    • Da eritropoiesi inefficace
    • Emolitiche
    • Emorragiche
  • Classificazione anemie per MCV
    • Microcitiche
    • Normocitiche
    • Macrocitiche
  • Anemie emolitiche
    • Riduzione della vita media del globulo rosso
    • Aumento di bilirubina, LDH, reticolociti
    • Riduzione dell'aptoglobina sierica libera
    • Emosiderinuria
    • Splenomegalia, ittero, calcoli
  • Maturazione degli eritrociti

    1. Immissione nel sangue periferico
    2. Perdita del residuo di RNA
    3. Maturazione a eritrocito
  • Eritrocita
    Contiene 4 catene globiniche e l'eme
  • Degradazione dell'emoglobina
    1. Rilascio delle catene globiniche
    2. Rilascio dell'emoglobina che si lega all'aptomioglobina sierica
    3. Rilascio del gruppo eme, dal quale verrà liberato il ferro e la bilirubina
  • Segni tipici delle anemie emolitiche
    • Aumento di bilirubina
    • Aumento di LDH lattato deidrogenasi
    • Riduzione dell'aptoglobina sierica libera
    • Aumento di reticolociti
    • Emosiderinuria
  • Segni obiettivi delle anemie emolitiche
    • Splenomegalia
    • Ittero e calcoli
    • Emoglobinuria
  • Criteri di classificazione delle anemie emolitiche
    • Ereditarietà (ereditarie o acquisite)
    • Sede di emolisi (intravascolari o extravascolari)
    • Sede del difetto che causa l'emolisi (intragloulari o extraglobulari)
  • Anemie emolitiche intraglobulari

    Possono essere ereditarie (difetti della membrana eritrocitaria, difetti dell'emoglobina, difetti enzimatici) o acquisite (emoglobinuria parossistica notturna)
  • Difetti della membrana eritrocitaria
    • Proteine sulla membrana del globulo rosso che mantengono la forma a disco biconcavo
    • Difetti di queste proteine possono causare anemie come sferocitosi ed ellissocitosi