TEMPIA2

Cards (652)

  • Prima di iniziare la lezione la professoressa informa che l'esame sarà composto da 50 domande a crocette con una sola risposta giusta,senza penalità e un temino
  • Sensi speciali

    Esiste una sensibilità generica che è quella somatica-viscerale e una sensibilità specifica che include vista, olfatto, gusto, udito, tatto ed è detta speciale perché c'è un organo deputato a quel senso
  • Sensi chimici

    Hanno una molecola che li attiva di tipo chimico; quindi lo stimolo è chimico e poi ci sono dei recettori specifici all'interno della cavità nasale, nella bocca o sulla faccia (per i sensi dell'olfatto/ gusto/ chemosensoriale del trigemino)
  • Trasduzione del segnale

    Capacità di decodificare un segnale di qualsiasi tipo (chimico,tattile) in un segnale elettrico
  • Potenziale di recettore

    Cambiamenti del potenziale di membrana che assomigliano ai potenziali postsinaptici dei neuroni
  • Sistema gustativo

    • È in grado di riconoscere sia le proprietà chimiche che fisiche di ciò che ingeriamo, ci informa riguardo la bontà di ciò che stiamo ingerendo ovvero se ciò che stiamo mangiando è più o meno buono, se ci fa male, se è pericoloso e inoltre riesce anche a distinguere il diverso tipo di molecola che ingeriamo (molecola lipofila, idrosolubile, dolce, amara) e quindi anche la sua qualità
  • Nervi che innervano le cellule gustative

    • VII = il facciale (ufficiale)
    • IX = il glossofaringeo
    • X= il vago
  • Informazioni gustative

    1. Arrivano a livello del nucleo del tratto solitario (nucleo gustativo) nel tronco encefalico
    2. Dalla parte caudale arrivano anche dai rami sub-diaframmatici del X che controllano la motilità gastrica
    3. Arrivano al talamo, nello specifico il nucleo ventrale posteriore mediale
    4. Proiezione a livello della corteccia gustativa insulare e dell'opercolo del lobo frontale
    5. Proiezioni all'ipotalamo e all'amigdala
  • Non esiste la prova di una mappa gusto-topica a livello della corteccia, come invece esiste una mappa somatotopica
  • Risposte fisiologiche all'attivazione del sistema gustativo
    • Salivazione
    • Movimenti della bocca
    • Deglutizione
    • Rilascio di insulina
  • Gusti base

    • Acido
    • Amaro
    • Dolce
    • Salato
    • Umami ("delizioso")
  • Umami
    Il gusto del glutammato di sodio, presente in molti alimenti come la carne, il formaggio, il latte
  • Il glutammato di sodio è molto usato in cucina dagli asiatici per esaltare il sapore del cibo riducendo la quantità di sale
  • Il glutammato di sodio è chiamato E621 nelle etichette
  • Per anni si è pensato che la "Sindrome del ristorante cinese" fosse dovuta al glutammato di sodio, ma questo non si sa ancora con sicurezza
  • Concentrazione-soglia
    La concentrazione minima necessaria per percepire un determinato gusto
  • Concentrazioni-soglia per i diversi gusti

    • Sali: 10 mM
    • Carboidrati: 20 mM
    • Amaro (chinino): 0,008 mM
  • Ci sono altri sapori che non sono classificati come quelli base perché non si conoscono i recettori, come il sapore astringente, grasso, metallico, pungente, amido
  • Papille gustative

    • Protuberanze multicellulari circondate da invaginazioni che servono ad accumulare la saliva
    • Più papille si hanno e meno bottoni si hanno e viceversa, così il rapporto viene mantenuto costante
  • Tipi di papille gustative

    • Fungiformi
    • Circumvallate
    • Fogliate
  • Bottoni gustativi

    • Strutture multicellulari altamente specializzate e composti da cellule di diverso tipo (di tipo I, II, III) e ci sono anche cellule basali staminali
  • Cellule gustative
    • Hanno un dominio apicale con protuberanze per il legame delle molecole e un dominio basale per generare il segnale elettrico
    • Non generano potenziali d'azione ma potenziali di recettore che portano al rilascio di neurotrasmettitori
  • Tipi di cellule gustative
    • Cellule di tipo 1 (simil-gliali)
    • Cellule di tipo 2 (recettoriali)
    • Cellule di tipo 3 (presinaptiche)
  • Trasduzione del segnale gustativo

    1. Attivazione di recettori accoppiati a proteine G o di proteine-canale
    2. Depolarizzazione attraverso ingresso di Na, Ca e fuoriuscita K
    3. Rilascio di Ca anche dal reticolo endoplasmatico
    4. Rilascio del neurotrasmettitore e legame al neurone sensoriale primario
  • Recettori per il gusto salato
    Canale "Enac- epithelial-sodium-channel" che porta all'entrata di Na+ causando la depolarizzazione della cellula
  • Recettori per il gusto acido
    Canali PKD ("Dominant Polycystic Kidney") e ASIC ("acid sensing ionic channel") che si attivano con l'entrata di cationi depolarizzando la cellula
  • Recettori per il gusto dolce

    Eterodimeri T1R2 ("type 1 receptor 2") / T1R3 ("type 1 receptor 3")
  • Recettori per il gusto umami

    Eterodimeri T1R1/T1R3
  • Usiamo il recettore omodimero T1R3/T1R3 per distinguere il glucosio da altri dolcificanti artificiali
  • TRPV1

    Canale ionico (prende il nome dalla malattia dove esso è mutato) attraverso cui entrano i cationi depolarizzando la cellula
  • ASIC
    Canale ionico che si attiva non solo quando ci sono gli acidi ma anche quando ci si brucia, cioè nel caso di un dolore mediato da acidi
  • La professoressa ricorda di studiare di ogni via di segnalazione (soprattutto del tatto, della termocezione e del dolore) anche i recettori con le loro caratteristiche
  • Recettori del gusto dolce e umami

    Usano recettori accoppiati a proteine G
  • Recettore del gusto dolce

    Eterodimeri T1R2 ("type 1 receptor 2") / T1R3 ("type 1 receptor 3")
  • Trasduzione del segnale del gusto dolce e umami
    1. Legame del ligando al recettore causa un cambiamento conformazionale
    2. Si attiva la proteina G
    3. Attivazione della fosfolipasi C-beta 2
    4. Scissione dell'inositolo difosfato in IP3 e DAG
    5. IP3 porta all'attivazione del canale cationico TRPM5
  • Recettore per distinguere il glucosio da altri dolcificanti artificiali

    Omodimero T1R3/T1R3
  • Perché è nata la necessità di produrre dolcificanti diversi dal glucosio/fruttosio? Per consentire anche ai diabetici di mangiare dolci senza stare male
  • Dolcificanti artificiali riconosciuti dal recettore omodimero T1R3/T1R3

    • Glucosio
    • Fruttosio
    • Aspartame
    • Ciclamato
    • Sucralosio
    • Neoesperidina
    • Brazzeina
  • Inizialmente i dolcificanti artificiali venivano usati per dimagrire, ma si osservò che chi li usava in realtà aumentava di peso
  • L'aspartame induceva un aumento dell'appetito