Psicologia 1.1

Cards (272)

  • Grandezza dell'effetto
    I test per il calcolo della grandezza dell'effetto non determinano se una differenza sia statisticamente significativa o no, ma quanto la differenza riscontrata dal campione sia 'piccola', 'media' o 'grande'
  • Significatività statistica
    Riflette la probabilità/improbabilità della presenza di un effetto (verifica dell'ipotesi sperimentale)
  • Significatività pratica
    Riguarda l'importanza, la 'grandezza' dell'effetto stesso
  • Indici di effect size
    • Indici 'd' (per confrontare due medie)
    • Indici 'r' (per calcolare la grandezza dell'effetto quando si hanno solo delle correlazioni)
  • d di Cohen
    Indice di grandezza dell'effetto utilizzato più di frequente quando le deviazioni standard all'interno di ciascun gruppo sono simili
  • Delta di Glass
    Indice di grandezza dell'effetto utilizzato se l'assunzione di omogeneità della varianza è violata
  • g di Hedges
    Indice di grandezza dell'effetto utilizzato se il campione fosse n<20
  • r di Pearson
    Indice di grandezza dell'effetto più utilizzato nella famiglia degli indici r
  • Comportamentismo
    Reazione ai risultati spesso variabili e mai del tutto affidabili dei metodi di misurazione basati sull'introspezione. Secondo i comportamentisti, per sviluppare una vera scienza psicologica è necessario limitarsi alle sole misure ricavabili dall'osservazione diretta del comportamento manifesto
  • Effetto Navon
    Dimostra come la mente, istintivamente, ricerchi e riconosca una forma, un oggetto, di cui solo dopo e attraverso l'attenzione può analizzare i dettagli
  • Slip
    Errore tipico nel comportamento basato su abilità acquisite, è un fallimento nell'esecuzione di un'azione abituale dovuto alla mancanza di controllo attentivo
  • Errore di cattura

    Errore simile allo slip, causato dalla mancanza di attenzione, accade quando si cerca di fare qualcosa di nuovo in un ambiente dove di solito si svolgono azioni abituali
  • Le persone con molta esperienza hanno maggiori probabilità di incorrere in incidenti mortali rispetto ai principianti, i quali tendono invece a subire infortuni meno gravi
  • Tecniche di neuroimaging
    • Tecniche 'strutturali' (fotografano la struttura del cervello)
    • Tecniche 'funzionali' (visualizzano l'attività elettrica, magnetica o metabolica cerebrale)
  • Esperimento dell'adattamento prismatico
    Dimostra che la percezione è il risultato di una continua ricalibrazione e che le nostre rappresentazioni percettive dipendono più dalla nostra mente che dai dati sensoriali
  • Sostituzione sensoriale
    Esempio di neuroplasticità, cioè la capacità del sistema nervoso di cambiare struttura e funzione anche in età adulta. Dimostra che per il cervello non è importante da quale fonte provengano le informazioni (occhi, orecchie, ecc.); il cervello trasforma impulsi neurali in rappresentazioni utili per orientarsi nel mondo
  • Ecolocazione
    Tecnica che permette di individuare la posizione degli oggetti schioccando la lingua, permettendo di percepire profondità e posizione degli oggetti attraverso l'udito
  • Ecolocazione
    Tecnica che insegna ai bambini non vedenti a muoversi nel mondo schioccando la lingua per rilevare la posizione degli oggetti
  • Ecolocazione
    1. Schioccare la lingua tre-quattro volte al secondo
    2. Il suono rimbalza sugli oggetti e ritorna all'orecchio
    3. Fornisce informazioni su posizione, distanza, dimensione e densità degli oggetti
  • L'ecolocazione è molto sviluppata in animali come pipistrelli e delfini, che possono emettere fino a duecento echi al secondo
  • L'informazione acustica può attivare le aree visive del cervello, generando la percezione di oggetti e scene visive, come avviene con la sostituzione sensoriale tattile
  • Il cervello è flessibile e plastico, e cambia continuamente in funzione dell'esperienza
  • Questo permette un comportamento coerente con se stessi e adeguato all'ambiente, nonostante i limiti nella riorganizzazione delle aree cerebrali danneggiate
  • Umgebung
    I dintorni, la realtà oggettiva, l'ambiente esterno
  • Umwelt
    L'universo soggettivo, l'ambiente come lo percepiamo
  • La nostra conoscenza del mondo nasce dall'intreccio di percezione e azione, da cui derivano la nostra identità e unicità
  • Possiamo comprendere l'ambiente soggettivo di un organismo sconosciuto osservando i suoi comportamenti e bisogni
  • Marca percettiva
    L'informazione che i nostri sensi raccolgono dall'ambiente, un processo evolutivo
  • Marca operativa
    Le azioni che l'esperienza ci ha insegnato a compiere, un processo legato all'esperienza
  • L'esperienza lega i segni percettivi (informazioni sensoriali) e i segni operativi (esperienze e comportamenti) creando la percezione di un oggetto nell'ambiente
  • Addestrare un cane guida per ciechi è difficile perché bisogna insegnargli a riconoscere "marche percettive" importanti per il cieco ma non per il cane
  • Sistema visivo

    Composto da: occhio e retina, vie visive, aree visive della corteccia
  • Processo visivo
    Radiazione luminosa emessa da una fonte viene ricevuta dalla retina, che contiene milioni di recettori
  • Fovea
    Area di massima definizione della retina, sempre diretta verso ciò su cui concentriamo lo sguardo
  • Solo una piccola parte del campo visivo è nitida, il resto appare sfocato
  • La corteccia visiva elabora rapidamente le informazioni provenienti dalla fovea e dai rapidi movimenti degli occhi (saccadi), creando l'illusione di vedere un mondo ad alta risoluzione
  • Punto cieco
    Area della retina corrispondente al punto di uscita del nervo ottico dalla pupilla, senza fotorecettori
  • Il cervello completa automaticamente l'immagine nell'area del punto cieco
  • Soglia assoluta

    Intensità minima che uno stimolo deve avere per essere rilevato dai nostri sensi
  • La soglia assoluta ha due componenti: la soglia iniziale (limite inferiore in cui uno stimolo inizia a produrre una sensazione) e la soglia terminale (limite superiore oltre il quale la sensazione cessa o cambia di natura)