L'Alto Medioevo è il periodo più antico, dal V al VI sec. d.C. fino quasi al 1000
Alto Medioevo
Periodo di depressione economica e demografica
Popolazione diminuisce in città e campagne
Città meno popolate, perdono funzioni sociali e culturali
Crisi delle scuole cittadine
Abbandono di strutture come fognature e acquedotti
Territori abbandonati e diminuzione della resa delle terre
Caracalla stabilisce che tutti gli abitanti dell'Impero Romano sono cittadini romani
212
Cittadinanza romana
Non era automatica, era uno status di appartenenza complesso e articolato
Essere "liberi" nel mondo romano e alto medioevo
Condizione particolare, c'erano anche persone giuridicamente schiave
Il Cristianesimo del I secolo non contesta l'esistenza della schiavitù
Diocleziano
Prende atto delle difficoltà economiche e sociali dell'Impero
Introduce misure di forte intervento dello Stato nella vita sociale ed economica
Promuove l'atmosfera "sacrale" dell'Imperatore
Impone il prezzo massimo dei prodotti
Vincola i figli a fare il lavoro del padre
Aumenta le tasse per finanziare la macchina statale più ampia
Tetrarchia
Divisione dell'Impero in due parti, Occidente e Oriente, con due Imperatori e due "secondi" come successori
Le trasformazioni del mondo tardo antico includono cambiamenti nelle pratiche e nella religiosità, con la diffusione del Cristianesimo e l'emergere delle identità delle popolazioni barbariche
Cambiamenti nelle abitudini alimentari
Romani più vegetariani, barbari valorizzano carne e formaggio
Cambiamenti nell'abbigliamento
Da abbigliamento avvolgente a aderente, con maniche e pantaloni
Cambiamenti nella lettura e scrittura
Da rotoli di papiro a libri con parole separate
Tra età antica e Medioevo c'è una profonda trasformazione culturale e spirituale, con il passaggio da religioni politeiste a Cristianesimo, Ebraismo e Islam
Diffusione del Cristianesimo
Inizia nel I secolo, più nell'Oriente che nell'Occidente, prima piccole comunità non coordinate
Persecuzioni fino al 300 d.C., poi tolleranza con l'Editto di Costantino nel 313 e imposizione del culto cristiano con Teodosio nel 380
Ortodossia
Il giusto modo di essere cristiani, condividere determinati principi dottrinali
Eresia
Quando una persona cristiana viene accusata di deviare dagli orientamenti dell'autorità ecclesiastica
Vescovo
Capo della comunità cittadina, eletto con il favore della comunità, con compiti religiosi e civili
Concili
Riunioni di vescovi che stabiliscono cosa è ortodosso e cosa è eresia
Il Concilio di Nicea del 325 contrasta l'arianesimo, che sosteneva la divinità minore del Figlio rispetto al Padre
Barbari
Tutte le popolazioni non greche né romane, considerate con superiorità
Identità
Caratteristiche di un popolo che non cambiano, come lingua e tradizioni
Rapporto barbari-romani
Non è di opposizione assoluta, c'erano relazioni economiche, commerciali, militari
I barbari "federati" ricevevano territori di confine in cambio della difesa
Etnogenesi
Processo di formazione di un'etnia
Romani e barbari dovettero convivere pur avendo tradizioni diverse
Regni romano-barbarici
Regni in cui il re è barbaro perchè ai barbari è attribuito il ruolo predominante nell'esercito, ma i romani collaborano nell'amministrazione
Il latino resta la lingua della legge anche se si trasforma ed accoglie delle parole che, o risalgono a delle tradizioni che precedono la romanizzazione oppure accolgono elementi della lingua dei barbari
Personalità del diritto
Per le cose importanti le diverse comunità si regolano, almeno al loro interno, secondo la propria tradizione
I barbari quando si convertono al cristianesimo (non tutti) erano ariani, mentre i romani erano cattolici
I vandali si stabilizzano in Africa ed è il periodo segnato dalla minore integrazione
Teodorico, re degli Ostrogoti
Aveva avuto un'esperienza personale di "acculturazione" e continuava a riconoscere l'impero romano d'oriente
In Spagna e Francia c'è maggiore fusione tra romani e barbari, con integrazione a livello religioso, politico e di identità
Clodoveo, re dei Franchi, si converte al cristianesimo cattolico
Giustiniano, imperatore d'oriente, vuole una restaurazione romana e interviene sulla chiesa, riconquista territori e riforma amministrazione e diritto
Onomastica
Lo studio dei nomi personali e della loro attribuzione in un contesto sociale e culturale
Tradizioni culturali da cui derivano nomi
Greca
Ebraica
Romana
Germanica
Cristiana
Islamica
Attribuzione del nome
Il momento in cui si dà un nome a un bambino, per ragioni sociali, culturali, di relazioni sociali, di gusto o moda
Martino/a
Nome di origine romana, di cultura latina, che si diffonde nel medioevo e diventa uno dei più diffusi perché è uno dei nomi di santi più importanti nella cristianizzazione dei Franchi
Attribuzione del nome
Il momento in cui si dà un nome ad un bambino/a. Uno stesso nome può avere tante ragioni diverse, come ragioni sociali, culturali, significato del nome