Dermatologia

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  • epidermide

    porz. esterna, origine ectodermica. Protettiva verso ambiente
  • derma

    porz. interna, origine mesenchimale, funzione di sostegno, + annessi cutanei ghiandole sebacee e sudoripare, piliferi e terminazioni nervose
  • Ampia rete vascolare si ramifica fino all'apice delle papille dermiche
  • membrana basale
    Sostegno, lamina densa, lamina lucida
  • Caratteri macroscopici cute
    • ESTENSIONE: ampia e variabile (13-2 m²)
    • COLORITO: dipende da emoglobina e melanina
    • SPESSORE: variabile, (0,5-3 mm). Dipende da eta' (più sottile nel bambino/neonato e nell'anziano); sede (più sottile sul viso e sulle pieghe inguinali, Sottomammaria e ascellari; più spessa nelle regioni molto esposte e soggette a traumatismi - palmi mani, pianta piedi, gomiti, ginocchia)
    • DISTENSIBILITA: adattarsi a variazioni morfologia corporea (gravidanza)
    • PESO: 5 kg
    • ELASTICITA: adattarsi a movimenti articolari e muscolari
  • Cute normale
    • solchi e creste. Nell'anziano fotoaging eritrosi del collo e cute romboidale (accentuazione dei solchi) e strato corneo poco rappresentato
  • Funzioni della cute
    • PROTETTIVA: aggressione meccanica calorica, di sostanze chimiche, biotica (batteri, virus, miceti, parassiti)
    • SENSORIALE: condurre stimoli tattili termici, vibrazione, dolore
    • SECRETORIA: ghiandole sudoripare e sebacee. Sintesi cheratina (cheratopoiesi) e melanina (pigmento poiesi)
    • TERMOREGOLATRICE: mantenimento TC costante. Disperde calore con irradiazione, conduzione, evaporazione e convezione
  • Epidermide
    Epitelio squamoso pluristratificato cheratinizzato 4 tipi di cellule
  • Tipi di cellule epidermiche
    • CHERATINOCITI: costituiscono il 90% dell'epidermide. Si differenziano e migrano progressivamente nei vari strati
    • MELANOCITI: cellule dendritiche di origine neurale. Si trovano sp negli strati basali e sovrabasali
    • CELLULE DI LANGHERANS: cellule dendritiche di origine midollare, si trovano sp negli strati sovrabasali
    • CELLULE DI MERKEL: associate a sottili terminazioni mieliche e aderiscono ai cheratinociti mediante i desmosomi
  • Strati epidermici
    STRATO BASALE: 102 file di cheratinociti. Si trovano cellule staminali e cellule in fase post mitotica<|>STRATO SPINOSO: numerosi strati con forma poliedrica. Nucleo meno evidente e citoplasma piu' abbondante (filamenti di cheratina a disposizione policentrica). Numerose strutt. ancoraggio (desmosomi)<|>STRATO GRANULOSO: all'interno del citoplasma granuli bluastri di cheratoialina. E' sede dei fenomeni di apoptosi dei cheratinociti, che danno luogo al corpi di Civate<|>STRATO LUCIDO: poco colorabile e poco visualizzabile. Nucleo atrofico e granuli di eleidina (proteina altamente rifrangente). Numerose fibre cheratiniche compatte<|>STRATO CORNEO: i cheratinociti hanno forma allungata/appiattita, perdono il nucleo e gli organuli intracito plasma, sono piene di Fibre di cheratina
  • Melanociti
    Cellule dendritiche di origine neurale. Si trovano sp negli strati basali e sovrabasali. Proporzione melan: 10 cheratinociti. Producono melanina, sintetizzata nel melanocita dalla tirosinasi a partire dalla tirosina. Poi trasferita ai cheratinociti sovrastanti
  • Cellule di Langherans
    Cellule dendritiche di origine midollare, si trovano sp negli strati sovrabasali. Nucleo convoluto e granuli citoplasmatici (granuli di Birbeck) i quali hanno forma di racchetta con una porzione vacuolare e una a bastoncello striata. Partecipano al riconoscimento e presentazione degli antigeni al sistema immunitario
  • Cellule di Merkel
    Associate a sottili terminazioni mieliche e aderiscono ai cheratinociti mediante i desmosomi
  • Derma
    Struttura di sostegno. Contiene vasi e nervi. Si identificano 3 porzioni: SUPERFICIALE (CORPO PAPILLARE), MEDIA O CORION, PROFONDA (DERMA RETICOLARE)
  • Lamina basale
    Giunzione dermo epidermica. Connette epidermide e derma. Funzione di adesione dei cheratinociti. Presenta 3 strati: LAMINA LUCIDA, LAMINA DENSA, LAMINA FIBRORETICOLARE SUBLAMINA DENSA
  • Annessi cutanei
    • PELI
    • GHIANDOLE SUDORIPARE
    • GHIANDOLE SEBACEE
  • Peli
    Coprono tutta la cute, tranne regioni palmoplantari vermiglio labbra, prepurzio, interno grandi labbra vulvari. Raggruppati in unita follicolari di 3-4 peli. Attraversa fasi proliferative distinte: ANAGEN, CATAGEN, TELOGEN
  • Ghiandole sudoripare
    Ghiandole tubulari semplici presenti su tutta la superficie corporea. Composte da PORZIONE SECRETORIA e DOTO ESCRETORE. Il sudore è una sostanza acida ipotonica (98% acqua, il resto sali inorganici + composti organici). Ha funzione di termoregolazione ed escrezione prodotti di scarto
  • Ghiandole sebacee
    Ghiandole acinose a secrezione olocrina, in genere in rapporto con follicolo pilifero. Sebo: miscela di grassi, sp trigliceridi, ma anche acidi grassi saturi, cere, paraffine, colesterolo. Funzione idratare, lubrificare e impermeabilizzare la cute, protezione epidermide da Flora batterica
  • Lesioni elementari
    Rappresentano l'espressione clinica di specifiche alterazioni istopatologiche. Lesioni elementari primitive: insorgono come tali; Lesioni elementari secondarie: evoluzione spontanea o provocata di una lesione primitiva
  • Macchia
    Modificazione circoscritta del colore della cute senza altre apprezzabili alterazioni macroscopiche. Può essere legata a: variazioni quantitative e qualitative del contenuto ematico, esagerato sviluppo vascolare, difetti di vascolarizzazione, variazioni quantitative del pigmento melanico
  • Petecchie
    Puntiformi o lenticolari, piane o soltanto leggermente infiltrate
  • Ecchimosi o soffusioni emorragiche
    Diametro maggiore di 3 cm con contorno irregolare
  • Vibici
    Lesioni lineari
  • Ematomi
    Raccolte ematiche profonde
  • Angiomi
    Esagerato sviluppo capillare, colore chiaramente eritematoso, possono scomparire transitoriamente alla digitopressione ma sono macchie persistenti (non regrediscono)
  • Macchie anemiche

    Difetti di vascolarizzazione, carenza di contenuto ematico in uno specifico distretto cutaneo, rete vascolare ridotta, area lesionale più chiara o bianca
  • Macchia pigmentaria
    Alterazioni congenite o acquisite legate ad un eccesso di pigmento melanico, colore variabile determinato dal tipo e dalla quantità di pigmento e dal livello in cui il pigmento si trova
  • Macchia caffè-latte
    • Aree cutanee in cui il numero di melanociti e la quantità di melanina è aumentata rispetto alle condizioni normali, macchie di dimensioni elevate, forma tendente al tondo/ovale, ben delimitate dalle aree circostanti
  • Macchia ipocromica o acromica

    Conseguenti al difetto o totale assenza del pigmento melanico, tonalità della cute decisamente più chiara rispetto alla condizione fisiologica, melanina mancante o totalmente assente
  • Macchie della vitiligine
    • Macchia post lesionale: fenomeno infiammatorio che ha colpito un'area determinando una riduzione della quantità di melanina con conseguente ipocromia, possono essere transitorie e andare incontro e riepitelizzazione con progressivo ritorno alla normalità
  • Pigmentazione da causa esogena

    Microtatuaggi derivati da pigmenti che si sono fissati alla cute attraverso traumatismi, ovvero microabrasioni
  • Tatuaggi
    Pigmentazione legata a sostanze esogene che vengono portate dall'esterno della cute a scopo ornamentale
  • Ittero sclerale
    Legato all'incremento dei valori ematici di bilirubina e conseguente deposizione di essa a livello tissutale
  • Colorazione aranciata nella regione palmo-plantare
    Iperaccumulo di carotene, conseguente ad eccessiva ingestione attraverso gli alimenti in soggetti che seguono dite particolari, come nei dializzati
  • Papula epidermica

    Ispessimento dell'epidermide, cute si ispessisce in tutti i suoi strati, con un prevalente ispessimento dello strato corneo, e diventa rilevata rispetto alle aree circostanti
  • Papula epidermica

    • Cheratosi seborroiche, callo, verroca
  • Papula dermica
    Infiltrato infiammatorio che si localizza negli strati superficiali del derma, l'infiltrato infiammatorio si localizza al di sotto dell'epidermide, sollevandola e determinando la formazione di questa rilevatezza
  • Papula dermica
    • Lichen, puntura di insetto
  • Nodo
    Lesione rilevata, solida, circoscritta a sede dermica profonda o ipodermica, l'infiltrato può essere reattivo (infiammatorio), neoplastico (cellule atipiche), o accumulo di sostanze estranee abnormi