La diagnosi è un’etichetta e porta all’etichettamento della persona (labeling). Porta, infine, allo stigma. Serve all’esperto e non aiuta il cliente; minimizza unicità, ignora capacità di autoguarigione, non coerente con approccio positivo dei punti di forza e virtù, è una profezia che si autoavvera, porta professionisti a ignorare dati che la disconfermano, si possono ignorare fattori come cultura, età, genere… rischio di usarli senza una buona preparazione.