Catalizzatori biologici che permettono a reazioni di avvenire in tempi brevi e condizioni fisiologiche
Enzimi
Selettività, sono estremamente selettivi, riconoscendo anche la differenza tra due serie stereochimiche
Più efficaci dei catalizzatori inorganici
Agiscono in condizioni moderate (tempi brevi, pH, pressione e temperatura costanti e fisiologici)
Soggetti a regolazione, infatti sono capaci di modulare la loro azione in base all'ambiente esterno
Hanno un'elevata importanza clinica, in quanto marker di alcune patologie
Sito attivo
Una regione specifica dell'enzima che si lega ad una molecola, detta substrato, che deve andare incontro ad una determinata reazione
Sito catalitico
Dove si ha la catalisi della reazione, quindi si rompono e/o si creano nuovi legami chimici
Cofattori
Altri gruppi chimici oltre quelli delle catene laterali degli enzimi, possono essere costituiti da molecole inorganiche, come ioni metallici, oppure da complesse molecole organiche, detti coenzimi, adibiti al trasporto transitorio di elettroni
Gruppo prostetico
Cofattori legati stabilmente all'enzima con legami covalenti
Oloenzima
L'enzima compreso di tutti i suoi ioni metallici
Apoenzima
La parte di natura puramente proteica dell'enzima
Nomenclatura sistematica degli enzimi
Gli enzimi sono classificati in sei classi principali (ossidoreduttasi, transferasi, idrolasi, liasi, isomerasi, ligasi) e in successive sottoclassi
Ipotesi di Fischer
Chiave serratura
Energia di attivazione
L'energia necessaria per allineare i gruppi reagenti a fornire cariche transitorie stabili e riorganizzare i legami, il punto più alto della curva dove la reazione ha la stessa probabilità di tornare ai reagenti o di proseguire verso i prodotti
Catalisi acido-base generale
Utilizza qualsiasi altra molecola come intermediario
La concentrazione fisiologica di un substrato è spesso vicina al valore della Km dell'enzima
Km
Costante di dissociazione apparente, perché le concentrazioni non sono all'equilibrio ma sono quelle dello stato stazionario
Analisi dell'equazione di Michaelis e Menten
Vi = Vmax * [S] / (Km + [S])
Ipotesi per analizzare il contenuto dell'equazione di Michaelis e Menten
[S] >>> Km
[S] <<< Km
[S] = Km
[S] >>> Km
Semplifica il denominatore a [S], ottenendo Vi = Vmax (cinetica di ordine zero)
[S] <<< Km
Semplifica il denominatore a Km, ottenendo Vi = Vmax * [S] / Km (cinetica di primo ordine)
[S] = Km
Approssima il denominatore a 2, ottenendo Vi = Vmax / 2 (metà della velocità massima)
Spesso la concentrazione fisiologica di un substrato è vicina al valore della Km dell'enzima
Km e Vmax
Sono inversamente proporzionali
Confronti delle Km
Esochinasi del cervello (Km glucosio 0,1 mM, Km fruttosio 1,5 mM)
Glucochinasi epatica (Km glucosio 10 mM)
A digiuno, la quantità di glucosio nel sangue è 5 mM, quindi l'esochinasi è attiva
Dopo i pasti, la concentrazione di glucosio è > 10 mM, quindi la glucochinasi epatica agisce per smaltire il glucosio
Costante catalitica (Kcat)
Vmax / [Etot], massima capacità dell'enzima quando è saturo di substrato
Numero di turnover
Molecole di substrato convertite in prodotto nell'unità di tempo da ciascuna molecola enzimatica quando l'enzima è satura di substrato
La Km non è sempre completamente appropriata, perché misura l'affinità che un enzima ha per un certo substrato
Costante di specificità
Rapporto tra Kcat e Km, rappresenta una costante cinetica di secondo ordine della velocità di formazione del complesso ES
Il valore massimo possibile della costante di specificità è prossimo alla costante di diffusione
Unità enzimatica
Quantità di enzima in grado di provocare la trasformazione di una micromole di substrato in un minuto a 25°C e in condizioni ottimali
Attività specifica
Attività di un enzima in una miscela, espressa in unità enzimatiche riferite al mg
Rappresentazione grafica dei dati cinetici
1. Plot di Lineweaver-Burk (doppi reciproci)
2. Plot di Eadie-Hofstee
Esistono reazioni enzimatiche più complesse, con formazione di stati intermedi o complessi ternari
Tipi di meccanismi per reazioni a due substrati
Meccanismo ordinato
Meccanismo a ping pong
Inibizione enzimatica
Riduzione dell'attività enzimatica dovuta al legame di inibitori
Tipi di inibizione enzimatica
Reversibile
Irreversibile
Inibizione competitiva
L'inibitore compete con il substrato per il legame al sito attivo dell'enzima
Inibizione competitiva
Vmax rimane invariata, Km tende ad aumentare (diminuisce l'affinità)
Esiste un fattore alfa nell'equazione di Michaelis-Menten per l'inibizione competitiva, che è maggiore di 1
Inibizione irreversibile
Modifica le proprietà dell'enzima legandosi, l'enzima non ha più la sua attività. È indipendente dalla concentrazione ma dipende dal tempo.