L’aria ha un peso a causa dell’attrazione gravitazionale esercitata su di essa dal nostro pianeta
l’aria esercita una pressione detta pressione atmosferica su ogni punto della superficie terrestre
per indicare i valori di pressione si utilizzano i millibar (mb) che nel sistema internazionale equivale a 100 pascal
per misurare la pressione si usano i barometri
la pressione atmosferica è la principale responsabile dei cambiamenti delle condizioni del tempo metereologico
i valori della pressione dipendono da fattori geografici e meteorologici come l’altitudine, la temperatura e l’umidità atmosferica
al crescere dell’ altitudine diminuisce la pressione atmosferica, questa variazione è detta gradiente barico verticale
la distribuzione della pressione atmosferica si studia facendo ricorso alle carte delle isobare sulle quali sono presenti delle linee che uniscono i punti di uguale pressione
possiamo distinguere tra aree anticicloniche in cui i valori della pressione aumentano andando dalla periferia verso il centro e aree cicloniche nelle quali le isobare hanno valori decrescenti verso il centro
le aree anticicloniche sono zone di alta pressione relativa
le aree cicloniche sono zone di bassa pressione relativa
il gradiente barico orizzontale è il rapporto tra la differenza di pressione rilevata tra due punti e la distanza che li separa
I venti sono massed’aria in movimento che si spostano parallelamente alla superficie terrestre da zone anticicloniche A zone cicloniche
i venti si muovono nella direzione del gradiente barico orizzontale
venti periodiciregionali come i monsoni invertono la loro direzione a seconda della stagione perchè si inverte il gradiente barico
venti periodicilocali come le brezze cambiano verso in cui spirano nel corso della giornata
venti localivariabili come il maestrale spirano solo se si forma un gradiente barico tra due regioni geografiche
in presenza di gradienti barici costanti si formano i ventiplanetari
la velocità del vento si misura con gli anemometri e si esprime in Km/h , i venti vengono classificati in base alla velocità sulla scala di beaufort
la direzione del vento dipende da tre fattori: il gradiente barico, l’effetto di Coriolis e l’attrito con il suolo
i monsoni sono venti regionali a carattere periodico stagionale, sono tipici del margine meridionale dell’Asia ma sono presenti anche in Africa occidentale e in Australia
i monsoni viaggiano a una velocità di 35/70 km/h a un‘altezza di 3000-6000 m
i monsoni in estate spirano dall’oceano indiano al continente asiatico (da sudovest verso nordovest) mentre in inverno in senso contrario
i monsoni estivi scaricano pioggetorrenziali sulla costaoccidentale dell’india e dell’indocina
i monsoni invernali sono freddi e secchi
nel periodo estivo l’aria dislocata sul continente si riscalda formando una zona di bassa pressione che richiama le massed’aria dell’area di alta pressione oceanica, sono i monsoni estivi
in inverno si crea una zona di bassapressionesull’oceano e i monsoni spirano in direzione contraria rispetto a quelli estivi, in entrambi i casi la loro direzione è influenzata dalla forza di Coriolis
le brezze costiere sono venti periodicilocali che spirano tra mare e costa e che invertono la loro direzione con ritmo giornaliero
di giorno c’è la brezza di mare
di notte c’è la brezza di terra
La circolazione atmosferica generale riguarda i ventiplanetari che si comportano in modo differente se spirano a bassa quota, dove risentono dell’attrito con il suolo, o in alta quota
la circolazione nella bassa troposfera è condizionata dal moto di rotazione terrestre e da fattori geografici come la presenza di rilievi o oceani
Circ. bassa trop. zone da cui o verso cui spirano i venti planetari
2 fasce di alte pressioni subtropicali (25°-30°)
2 fasce di alte pressioni polari (90°)
1 fascia di bassa pressione equatoriale
2 fasce di basse pressioni subpolari (50°-60°)
dalle fasce di alte pressioni subtropicali spirano tutto l’anno
gli alisei, verso la zona di bassa pressione equatoriale a una v media di 25-30 km/h
venti occidentali, tra i 30°-60° di latitudine, verso zone di bassa pressione subpolare
Esistono 3 celle convettive ovvero
cella di hadley
cella di ferrel
cella polare
le celle convettive devono la propria esistenza al differente riscaldamento della superficie terrestre alle diverse latitudini e in cui circolano sia venti di bassa che di alta quota
sopra i 5 km si parla di circolazione nell’alta troposfera
sopra i 5km per il maggiore spessore dell’atmosfera la pressione sulla zona equatoriale è maggiore di quella presente sulle calotte polari
ad alta quota l’aria tende a muoversi dall’equatore verso i poli (in senso contrario rispetto al movimento in bassa quota) e subisce di più l’effetto di Coriolis: si creano così le correnti ovvidentali
le correnti occidentali spirano in entrambi gli emisferi da ovest verso est a una velocità che aumenta con la quota
le correnti a getto sono larghe centinaia di km e viaggiano a oltre 10 km di altitudine con velocità che raggiungono i 500 km/h
esistono due correnti a getto per ogni emisfero: la corrente a getto a fronte polare tre 45° e 60° di latitudine e la corrente a getto subtropicale tra 25° e 30°