Storia primo capitolo

Cards (20)

  • Congresso di Vienna
    Riunione tra novembre 1814 e giugno 1815 di sovrani e ministri delle principali nazioni europee per ripristinare la pace dopo l'avventura napoleonica, salvaguardando i propri interessi
  • Partecipanti al Congresso di Vienna
    • Austria, Prussia, Russia, Inghilterra, sovrani detronizzati da Napoleone, rappresentante della Francia Talleyrand
  • Principio del legittimismo
    Uno Stato non è altro che il territorio del suo legittimo re, quindi i troni devono tornare ai sovrani che prima della guerra li occupavano per diritto di sangue
  • Talleyrand è l'ispiratore del principio del legittimismo
  • Principio dell'equilibrio
    La Francia deve essere circondata da Stati abbastanza estesi da poterla bloccare in caso di nuovi tentativi espansionistici, e bisogna impedire alle maggiori nazioni europee di ingrandirsi oltre misura
  • Applicazione del principio dell'equilibrio

    1. Belgio e Olanda uniti nel nuovo Stato dei Paesi Bassi
    2. Polonia smembrata in tre parti
    3. Parte nord-occidentale della Germania assegnata alla Prussia, altri Stati tedeschi riuniti in Confederazione germanica sotto presidenza Austria
    4. Italia divisa in sette Stati, la maggior parte sottoposti all'Austria
  • Principio dell'intervento
    Se un sovrano legittimo è minacciato da una rivoluzione, può chiedere aiuto agli eserciti stranieri
  • La Santa Alleanza è istituita dallo zar Alessandro I, inizialmente con Russia, Prussia e Austria, poi anche Francia
  • L'Inghilterra promuove la Quadruplice Alleanza, con Inglesi, Austriaci, Prussiani e Russi, in funzione antifrancese
  • Concerto europeo
    Dialogo fra le grandi potenze attraverso incontri periodici per appianare eventuali dissidi, impedendo nuove guerre per circa quarant'anni
  • Questione d'Oriente

    Conflitto di interessi tra Inghilterra, potenza marittima, e Russia, potenza terrestre, per il controllo dell'Impero turco e degli Stretti dei Dardanelli e del Bosforo
  • Nel XV secolo, grazie all'esercito più forte dell'epoca, il sultano ottomano Maometto II arrivò a dominare l'intera Penisola balcanica e a conquistare la stessa Costantinopoli, capitale dell'Impero bizantino (1453)
  • Più tardi Solimano il Magnifico estese l'Impero a tutto il Nordafrica e al Medio Oriente, fino a Bagdad
  • Nel 1571, però, la disastrosa battaglia di Lepanto, vinta dalla Lega Santa (Venezia, Spagna, Stato Pontificio) mise in luce l'inizio della decadenza ottomana, che costò ai Turchi la perdita del controllo sul Mediterraneo, che ebbe conseguenze sia sul piano militare che su quello commerciale
  • Nel 1683 Maometto IV tentò di riprendere l'espansione in Europa assediando Vienna, ma il suo esercito venne decimato. Tale sconfitta segnò la fine dell'eccellenza militare ottomana, tanto che i sultani sciolsero il famoso corpo dei giannizzeri
  • Intanto la crisi si approfondiva. L'Impero era così vasto che, per accorrere dai suoi confini occidentali a quelli orientali un esercito avrebbe impiegato due intere stagioni. Fu sempre più difficile per il sultano esercitare un controllo efficace su tutto il territorio dell'Impero: così le diverse regioni diventarono sempre più autonome, il denaro ricavato dalla riscossione delle imposte non arrivò più al governo centrale, la stessa Istanbul fu sempre più controllata dalle compagnie commerciali straniere
  • Nel XIX secolo la fine si avvicinava a grandi passi. Gli Ottomani non suscitavano più il terrore di una volta. Le nazioni imperialiste europee partirono allora all'attacco dell'Impero ottomano per spartirsi le sue spoglie
  • Tra fine del Settecento e inizi dell'Ottocento il sultano aveva già perso l'Egitto che, dopo la sfortunata campagna di Napoleone, era diventato regno indipendente sotto un guerriero albanese, Mehmet Ali Pascià, che vi aveva fondato una nuova dinastia. Poco dopo la Francia tornò all'attacco e sottrasse al sultano l'Algeria e poi la Tunisia. In Nordafrica agli Ottomani restò solo la Libia
  • Nel 1829 si liberò la Grecia, al termine di una guerra atroce che attirò contro la Turchia l'intervento di mezza Europa
  • L'interesse che le potenze europee avevano per il destino dell'Impero ottomano aveva anche importanti motivazioni strategiche: Istanbul, infatti, non era fondamentale soltanto per la libera circolazione nel Mediterraneo, alla quale tenevano massimamente la Francia e l'Inghilterra, ma anche per l'accesso al Mar Nero, fondamentale anche per l'Impero russo