Letteratura italiana

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  • La lirica del 900 esprime una profonda esigenza di rinnovamento. Il romanzo, oltre a subire profonde trasformazioni, diventa un genere poco praticato. I giovani scrittori preferiscono la prosa lirica, nasce così la pratica del frammento: ovvero composizione breve e intensa, che suggerisce impressioni simili a quella della poesia; che a sua volta risente della concezione di una poesia "pura": che pone in primo piano la soggettività del poeta e la condizione esistenziale dell'uomo contemporaneo nel difficile e sofferto rapporto con la realtà da cui è circondato.
  • Anche le rime e le forme chiuse della metrica tradizionale vengono contestate e rifiutate a favore del "verso libero" perché considerate quasi come una prigione che frena e blocca la libera ispirazione. 
  • La narrativa
    La fusione delle forme letterarie, che caratterizza nel primo Novecento sia la prosa sia la poesia,
    indebolisce la costruzione ordinata e tendenzialmente chiusa dell'opera d'arte, fino a distruggerne ogni regola e ordine con il Futurismo.
  • Il romanzo novecentesco contesta le forme della narrativa ottocentesca
  • Il distacco dalla narrativa ottocentesca si compie non solo con d'Annunzio e con la narrativa decadente, ma riguarda soprattutto, in Italia, Italo Svevo e Luigi Pirandello
  • Italo Svevo e Luigi Pirandello forniranno gli esempi più significativi di una trasformazione capace di allineare il romanzo italiano alle nuove esperienze della narrativa europea
  • Saggio pirandelliano sull'Umorismo (1908)
    Pone l'accento sul «sentimento del contrario», insiste sul carattere disordinato e frammentato dell'opera d'arte, portando al più alto livello il processo di frantumazione di una realtà che appare sempre più relativa, priva di ogni direzione e criterio di orientamento
  • Futurismo
    Un movimento culturale con precise linee programmatiche, formulate in appositi manifesti
  • Futurismo
    • Nasce come un vero e proprio movimento culturale
    • Obbedisce a precise linee programmatiche, formulate in appositi manifesti
    • Necessità di chiarire le ragioni di un progetto che, per la sua natura rivoluzionaria, era destinato a provocare opposizioni e proteste
  • Fondatore del Futurismo
    Filippo Tommaso Marinetti
  • Obiettivi del Futurismo
    1. Distruggere non solo le istituzioni culturali del passato
    2. Distruggere tutte le esperienze artistiche fino ad allora praticate
    3. Proporre un cambiamento radicale della vita sociale
    4. Proporre una ricostruzione futurista dell'universo
    5. Proiettare nel futuro i miti della modernità industriale (dinamismo, velocità, macchina)
  • Futurismo
    • Ambizione totalizzante che propone una fusione fra i linguaggi espressivi
  • La letteratura drammatica
    In questo periodo di profondi cambiamenti, il teatro muta radicalmente la sua tradizionale fisionomia ottocentesca, che si proponeva di portare sulla scena la realtà della vita quotidiana
  • Teatro teorizzato dai futuristi
    • Non vuole rappresentare né il reale né il verosimile, ma l'assurdo di situazioni irreali
    • Sostituisce i personaggi con degli oggetti
  • Dal teatro Borghese
    Dal teatro borghese di fine secolo muove invece il teatro cosiddetto “del grottesco", che, pur basandosi sul triangolo moglie-amante-
    marito, lo modifica attraverso un personaggio che giudica dall'esterno gli avvenimenti.
  • Teatro Borghese XVIII-XIX secolo

    Rappresenta personaggi della piccola e media borghesia o dei ceti cittadini agiati ma non appartenenti alla nobiltà. Ne descrive la vita quotidiana, le disavventure e le aspirazioni.
  • Teatro del Grottesco 1916- 1920 primi anni venti
    Di poco successivo al teatro futurista, combacia con quello pirandelliano. Innovazioni maggiori nei contenuti e nella struttura piuttosto che nell'aspetto tecnico della scrittura. Il tema centrale è la superficialità della vita sociale, vista come una maschera che la rappresentazione svela e rende evidente. L'obiettivo è mostrare la realtà accentuandone i caratteri e deformandoli.
  • Dramma Borghese  ≠ Dramma Grottesco, Pirandelliano.
    Differenze principali: costruzione intrecci, personaggi, tono, linguaggio, ideologie, aspetto culturale.
  • Il futuro della tradizione e del "mercato culturale"
    Il termine "avanguardia" appartiene al vocabolario militare e indica la pattuglia di soldati che va in
    avanscoperta[1], precedendo il grosso delle truppe e affrontando così i maggiori pericoli. Usata
    nell'Ottocento in senso politico a indicare i gruppi che si ponevano a capo di movimenti rivoluzionari,
    la nozione si estende nel primo Novecento a designare anche alcune tendenze letterarie e artistiche.
  • Per la prima volta viene impiegato, agli inizi del Novecento, a proposito di movimenti - il Futurismo,
    il Dadaismo, il Surrealismo ecc. - oggi detti "avanguardie storiche", per distinguerli dalle
    neoavanguardie più recenti. Questi gruppi si propongono in primo luogo compiti di rottura, rifiutando radicalmente non solo la
    tradizione culturale del passato, ma gli stessi canali della comunicazione artistica corrente, che
    rendevano le opere facilmente apprezzabili da un ampio pubblico. 

    Il termine avanguardia
  • Il termine avanguardia (2)
    E' una rivolta che vuole colpire le ideologie dominanti e che mira a un rinnovamento totale, anche in senso politico, della società.
    Ricostruire vuol dire rifondare, ma per rifondare bisogna distruggere, azzerando tutto ciò che
    lega il presente al passato e anticipando le attese del "futuro".
  • Avanguardia
    Lo scrittore d'avanguardia contesta
    l'intero sistema del "mercato culturale", accusato di aver trasformato il prodotto artistico in merce,
    che, per essere venduta, si basa su stereotipi e luoghi comuni. Al contrario, l'opera deve rifiutare il
    solo scopo del “successo di mercato”, per cui deve abbandonare i canoni estetici tradizionali e
    risultare di difficile comprensione, se non "illeggibile".
  • Gruppi e programmi
    L'avanguardia si attribuisce un ruolo di intervento ideologico e politico, oltre a proporre un profondo
    rinnovamento delle forme dell'arte.
  • Da questa volontà di rottura nasce anche l'esigenza: di costituirsi in gruppi, alla ricerca di una maggiore forza d'urto, che consente di svolgere
    un'azione più efficace; di formulare dei programmi (numerosi i "manifesti" futuristi, che riguardano anche i più
    diversi aspetti del costume sociale, come la moda, la cucina ecc.), per chiarire le ragioni di scelte
    che potevano apparire incomprensibili, data la sperimentazione di linguaggi mai usati prima, tali
    comunque da sconvolgere ogni abitudine in precedenza acquisita.
  • Si spiega cosi lo stretto legame tra i princìpi teorici e la realizzazione delle opere.
    Nata in Italia, anche se ufficialmente fondata a Parigi, la prima delle avanguardie storiche, il
    Futurismo, si diffuse ben presto in Europa e nel mondo, aprendo la strada alle avanguardie successive.
  • Il Futurismo nasce come un vero e proprio movimento culturale e obbedisce a precise linee
    programmatiche, formulate in appositi manifesti. Questa strategia è motivata anche dalla necessità di
    chiarire le ragioni di un progetto che, per la sua natura rivoluzionaria, era destinato a provocare
    opposizioni e proteste.
  • Sotto la guida del suo fondatore, Filippo Tommaso Marinetti, il Futurismo si propone di distruggere non solo le istituzioni culturali del passato, ma tutte le esperienze artistiche
    fino ad allora praticate, in vista di un cambiamento radicale, che riguarda anche la sensibilità, la
    mentalità e i più svariati aspetti della vita sociale.
  • si giungerà addirittura alla proposta di una
    ricostruzione futurista dell'universo, proiettando nel futuro quei miti della modernità industriale - il dinamismo, la velocità, la macchina - che sono alla base dell'ideologia marinettiana. L'ambizione
    totalizzante di questa operazione non riguarda solo le singole arti, ma propone una fusione fra i
    linguaggi espressivi; per quanto riguarda più propriamente la letteratura, la distruzione della sintassi
    e il particolare procedimento analogico approdano alle «parole in libertà».