Marinetti

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  • Nato ad Alessandria d'Egitto nel 1876, compì gli studi superiori a Parigi, laureandosi poi in Giurisprudenza all'Università di Genova
  • A diretto contatto con le novità della cultura parigina, scrisse in francese le sue prime opere: I vecchi marinai, La conquista delle stelle, Distruzione, Re Baldoria, che, poi tradotta in italiano, contiene una satirica rappresentazione della democrazia
  • Nel 1905 fondò a Milano la rivista "Poesia", con l'intento di far conoscere le voci dei nuovi scrittori, italiani e stranieri
  • Nel 1909 scelse un prestigioso giornale parigino, "Le Figaro", per lanciare il Manifesto del Futurismo, che costituisce l'atto ufficiale della fondazione del gruppo
  • Nel 1912 pubblicò il Manifesto tecnico della letteratura futurista in cui definiva i procedimenti della scrittura letteraria, essenzialmente senza logica e analogica
  • I manifesti che seguirono via via confermano le doti migliori della scrittura sintetica, di Marinetti, che li trasformerà in un vero e proprio genere letterario
  • Al tempo stesso sono da segnalare le doti di grande organizzatore di cultura, capace di favorire il successo, utilizzando le tecniche moderne della diffusione editoriale e della ricerca del consenso, ottenuto anche attraverso la provocazione e lo scandalo
  • Anche per merito di queste iniziative il Futurismo si diffuse in tutta la penisola, espandendosi poi in vari paesi europei dove diede inizio ai movimenti d'avanguardia
  • L'ideologia dell'attivismo e del dinamismo, di tipo individualistico e antidemocratico, doveva condizionare le scelte politiche di Marinetti, che già nel 1909 aveva proclamato la «guerra sola igiene del mondo»
  • Dopo aver esaltato l'impresa libica (La battaglia di Tripoli, 1912) ed essere stato un acceso interventista, prese parte alla Prima guerra mondiale
  • Fu favorevole all'avvento del fascismo, in cui si illuse di vedere realizzate le sue idee rivoluzionarie
  • Finì invece per trasformarsi in un intellettuale di regime, tanto che venne nominato, nel 1929, accademico d'Italia
  • Era la smentita, in qualche modo clamorosa, delle premesse da cui era partita la sua operazione culturale (proponendosi di distruggere, in primo luogo, proprio le accademie) e la conferma degli equivoci in cui era caduto il suo tentativo di trasferire l'esperienza artistica in un programma politico
  • Pur continuando nella sua opera di scrittore, e collaborando a importanti organi di stampa, Marinetti assisté ad uno svuotamento progressivo del suo programma e finì per perdere ogni ruolo determinante
  • Morì nel 1944 a Bellagio, sotto la Repubblica di Salò, nell'ultima di quelle guerre in cui aveva ciecamente creduto
  • Generi letterari delle opere di Marinetti
    • Poesia
    • Romanzi
    • Teatro
  • Avanscoperta
    Termine del linguaggio militare indicante il servizio di ricognizione a grande distanza: andare, mandare in a., andare, mandare a esplorare una situazione o le intenzioni di qualcuno
  • Analogia
    Figura retorica che indica il rapporto di somiglianza tra alcuni elementi, tale da far dedurre mentalmente un certo grado di somiglianza tra i fatti o gli oggetti stessi
  • Sinestesia
    Figura retorica che indica l'associazione espressiva tra due parole relative a due diverse sfere sensoriali (per es. parole calde, silenzio verde)
  • Onomatopea
    Figura retorica del suono a parole o gruppi di parole invariabili che riproducono un suono particolare, come il verso di un animale o il rumore prodotto da un oggetto o da un'azione (per es. tic tac)