Capitolo 1

Cards (48)

  • Passaggio di informazione

    La sola compresenza di due esseri umani nell'interazione consente di trasmettere informazioni in entrambe le direzioni
  • Comunicazione
    La produzione intenzionale di un messaggio da una parte di un parlante in relazione a un interlocutore per assolvere una funzione ben precisa
  • Lingua
    Si colloca in posizione di assoluto rilievo nel quadro comunicativo
  • Modello dell'atto comunicativo
    • Emittente formula un messaggio per un destinatario utilizzando un canale e scegliendo un codice
    • Contesto dove si svolge la comunicazione che include anche il referente
    • Rumore che disturba e impedisce la comunicazione
    • Feedback come segnale di ritorno che assicura il buon andamento della comunicazione o segnala eventuali malfunzionamenti
    • Emittente e destinatario possono alternarsi di ruoli
  • Funzioni prevalenti di un discorso o testo
    • Referenziale
    • Espressiva
    • Conativa
    • Poetica
    • Metalinguistica
    • Fatica
  • La comunicazione umana non si limita alla parte verbale, bensì è multicanale e multimodale, costituita contemporaneamente da linguaggio verbale e dalla comunicazione non verbale
  • Linguaggio umano
    Espressione di una facoltà di linguaggio, una potenzialità genetico-cognitiva di parlare una lingua
  • Ipotesi sull'origine del linguaggio verbale
    • Teoria del salto
    • Teoria della continuità
  • Segno linguistico
    Unione indissolubile di un concetto (significato) e un'immagine acustica (significante)
  • Significante
    Fatto di materia fonica
  • Significato
    Valore mentale associato a una sequenza di suoni percepibili entro un determinato codice
  • Referente
    Entità a cui il segno si riferisce
  • Tipi di rapporto tra significato e significante
    • Arbitrario
    • Iconico
    • Motivato
    • Simbolico
  • Tipi di segni
    • Indice
    • Icona
    • Simbolo
    • Segnale
    • Segni
  • Onomatopee
    Parole o gruppi di parole invariabili che riproducono suoni o rumori del mondo naturale
  • Proprietà esclusive delle lingue storico-naturali
    • Biplanarità
    • Arbitrarietà
    • Distanziamento
    • Produttività
    • Ricorsività infinita
  • Onomatopee

    Suoni e rumori naturali (bau, tic-tac)
  • Onomatopee
    • A volte sono raddoppiate (bau bau)
    • Scritte in un'unica parola (patatrac)
    • Prestiti dall'inglese (bang)
    • Alcune parole italiane hanno origine onomatopeica (miagolare)
  • Lingue storico-naturali
    • Condividono alcune proprietà con altri codici
    • Sono caratterizzate da proprietà esclusive rispetto a codici naturali (comunicazione animale) e codici artificiali (sistemi semiotici inventati)
  • Proprietà esclusive delle lingue storico-naturali
    • Biplanarità
    • Arbitrarietà
    • Distanziamento
    • Produttività
    • Ricorsività infinita
    • Doppia articolazione
    • Combinarietà illimitata
    • Linearità
    • Discretezza
    • Trasponibilità del mezzo
    • Riflessività
    • Trasmissibilità per tradizione
    • Plurifunzionalità
  • Biplanarità
    segni linguistici sono l'unione del piano del significante con il piano del significato
  • Arbitrarietà
    Proprietà delle lingue storico-naturali
  • Distanziamento
    Possiamo prendere le distanze dalla realtà contingente e parlare di cose lontane nel tempo e nello spazio, possiamo parlare anche di cose che non esistono. Proprietà delle lingue storico-naturali che le differenzia dai linguaggi animali
  • Produttività
    Possibilità di aggiungere nuovi segni al codice. Proprietà delle lingue storico-naturali che permette la creazione di parole nuove per designare cose nuove
  • Ricorsività infinita
    Le regole o le procedure che assicurano il funzionamento delle lingue sono riapplicabili al prodotto in modo potenzialmente infinito
  • Doppia articolazione
    Le lingue possono essere ridotte in unità minime dotate di significato. Proprietà delle lingue storico-naturali che le caratterizza per la presenza di due livelli indipendenti: morfemi e fonemi
  • Combinarietà illimitata
    Si combinano unità minori per formare unità superiori secondo un principio di economicità
  • Linearità
    l'ordine con cui i suoni si combinano è pertinente per cui dalla combinazione degli stessi fonemi in ordini diversi si formano segni diversi
  • Discretezza
    negli elementi del codice le differenze sono trattate come assolute e non continue
  • Trasponibilità del mezzo
    Possibilità di utilizzare un diverso significante nel realizzare il codice
  • Riflessività
    Possibilità secondo cui con le lingue possiamo parlare delle lingue, possiamo usare il codice per commentare lo stesso codice
  • Trasmissibilità per tradizione
    Le lingue sono codici che vengono trasmessi per tradizione attraverso lo scambio culturale tra generazioni
  • Plurifunzionalità
    implica la possibilità di parlare di qualunque argomento, di poter verbalizzare qualunque messaggio o contenuto in un testo o discorso
  • L'uomo non è l'unico essere vivente a comunicare, l'intero mondo animale ha un sistema di comunicazione studiato dalla zoosemiotica
  • Comunicazione animale
    • Api da miele (danze circolari e dell'addome per segnalare posizione del cibo)
    • Delfini (toni e suoni vibrati)
    • Balene (canti di 30 minuti)
    • Uccelli (segnali per comunicare e inviare messaggi)
  • Non è sempre facile discriminare quali siano i comportamenti intenzionalmente comunicativi negli animali
  • Comunicazione animale
    • Assolve soprattutto una funzione sociale
    • Meno adatta per le funzioni descrittivo-referenziale ed espressiva
    • Segnali discreti (realizzati in determinati contesti) e continui (variano di intensità)
  • Differenza tra comunicazione animale e linguaggio umano: gli animali hanno segnali fissi, gli umani possono creare un numero infinito di messaggi
  • Le lingue storico-naturali si sviluppano a partire dalla predisposizione genetica (facoltà del linguaggio) e vengono acquisite grazie alla trasmissibilità culturale
  • Sviluppo linguistico nel bambino
    1. Vita intrauterina (riconoscimento voce della madre e percezione suoni)
    2. Primi 9-10 mesi (comunicazione non verbale, sorriso intenzionale)
    3. 9-12 mesi (prime parole, enunciati olofrastici, intention-reading)
    4. Intorno all'anno (discriminazione e segmentazione suoni linguistici)