La fisica è una scienza che studia la natura e il suo comportamento
Lo scopo principale della filosofia della scienza è analizzare i metodi di indagine usati nelle varie scienze e mettere in discussione assunzioni che gli scienziati danno per scontate
Karl Popper si interessava a distinguere la scienza dalla pseudoscienza e sviluppò il criterio di falsificabilità: una teoria scientifica deve essere falsificabile per essere considerata scientifica
Popper rimase affascinato dalla teoria della relatività generale di Einstein, che non solo aveva prodotto una teoria ma aveva anche indicato come dimostrarne la falsità, portando alla nascita del criterio di falsificabilità
Popper dimostrò che induzione e verificazione sono impossibili in quanto non potremo mai verificare una teoria scientifica poiché ci sono un illimitato numero di casi possibili
Pseudoscience:
Psicoanalisi: spiega tutto ciò che accade, non falsificabile
Astrologia: permette di fare previsioni
Marxismo (lettura economica dei fatti commerciali)
Il criterio di falsificabilità afferma che le teorie infalsificabili sono al di fuori della scienza empirica
Critiche alla teoria di falsificabilità di Popper:
Esempio astronomico: discrepanza orbita di Urano risolta con scoperta di Nettuno
Scienziati ipotizzarono l'esistenza di un altro pianeta per spiegare le osservazioni in conflitto con la teoria di Newton
Deduzione e induzione:
Inferenza deduttiva: partenza da premesse vere per arrivare a una conclusione logica
Inferenza induttiva: partenza da osservazioni per fare una previsione
L'induzione è un tipo di ragionamento che parte da osservazioni con regolarità per arrivare a una conclusione generale
Hume sostenne che il principio di induzione non possa essere giustificato razionalmente e ipotizzò la teoria dell'uniformità della natura
L'uniformità della natura sostiene che gli oggetti o eventi non ancora esaminati saranno simili a quelli già esaminati dello stesso tipo
Giustificazioni all’utilizzo dell’uniformità della natura:
Applicazione del concetto di probabilità (classica, statistica, soggettivista)
Premesse vere e ragionamenti intermedi veri implicano una conclusione vera
La probabilità presenta definizioni diverse a seconda del contesto in cui si applica
Hempel e la teoria della spiegazione:
Hempel propose la legge di copertura per comprendere il significato profondo di spiegazione scientifica
Spiegazioni scientifiche hanno tipicamente la struttura logica di un’argomentazione con premesse e conclusione
Relazione tra premesse e conclusione: deduttiva, tra tutte le premesse vere, almeno una premessa deve essere una legge universale (o di natura)
Hempel sosteneva che spiegazione e predizione sono strutturalmente simmetriche
Ogni spiegazione scientifica di un fenomeno ne è potenzialmente anche una predizione
Spiegazione e predizione sono strutturalmente simmetriche secondo Hempel
Problemi logici legati alla simmetria proposta da Hempel
Un diagramma mostra prove della Terra rotonda: navi che scompaiono all'orizzonte, il cambiamento del cielo notturno al viaggiare verso nord e l'ombra circolare della Terra sulla Luna
Il metodo di Eratostene per misurare la circonferenza terrestre:
Misurava l'angolo del Sole in due diverse località, Alessandria e Siene, nello stesso giorno
Sapendo che i raggi solari erano paralleli, calcolava la circonferenza terrestre usando la trigonometria
La legge della riflessione della luce: l'angolo di riflessione è uguale all'angolo di incidenza, con la linea normale perpendicolare alla superficie riflettente
Una buona spiegazione di un fenomeno deve contenere informazioni rilevanti per il suo accadere
Il concetto di causalità suggerisce che spiegare un fenomeno equivale a spiegare le cause del fenomeno stesso
L'asimmetria della spiegazione scientifica potrebbe derivare dall'asimmetria della causalità
Il Realismo afferma che il mondo fisico esiste indipendentemente dal pensiero e dalla percezione umana, mentre l'idealismo lo nega
Per gli Antirealisti, le teorie sugli oggetti non osservabili sono utili finzioni ideate per aiutare la predizione del comportamento di ciò che accade nel mondo osservabile
Una critica dei Realisti verso gli Antirealisti è la difficoltà nella distinzione tra oggetti osservabili e non osservabili
Le fonti disponibili per il periodo ellenico ed ellenistico sono molto scarse
Il problema delle fonti nel periodo ellenico ed ellenistico:
Materiali deperibili: mancanza di rotoli o testi scritti, tranne le epigrafi
Costi legati alla scrittura manuale su pergamena, prodotta dalla pelle delle pecore
Selezione dei testi: opere non più interessanti non venivano più copiate, causando la perdita di numerose fonti
Copie dei testi originali presentano problemi come aggiunte, espunzioni, alterazioni dell'ordine, commenti, e modifiche linguistiche
Hapax legomenon: parole che compaiono una sola volta nell'intera storia, di cui non si conosce il significato
Traduzioni: i pochi codici sopravvissuti sono in lingue diverse dall'originale, con problemi di traduzione per significato e vocabolario incompleto
Euclide:
Vissuto intorno al 300 a.C., probabilmente ad Alessandria d’Egitto
Copia più antica dei suoi "Elementi" in greco datata 888 d.C.
Frammenti di papiro in Egitto
Copia in greco dell'edizione di Teone
Nuove traduzioni intorno al 1500
Nel 1800, il filologo Heiberg scrive la versione euclidea, selezionando sei codici greci e decidendo di non utilizzare le traduzioni arabe
Heiberg pubblica gli "Elementi" di Euclide
Parte dei codici giunti a noi provengono da scrittori differenti rispetto all'autore, che lo citarono nelle loro opere
Storia della fisica greca:
Periodo ellenico: inizia nel XII secolo a.C. e termina con la morte di Alessandro Magno (323 a.C.)
Filosofi da Talete ad Aristotele incluso
Periodo ellenistico: inizia con la morte di Alessandro Magno, fine più restrittiva nel 146 a.C. con la sconfitta di Cartagine e la distruzione di Corinto da parte dei romani
Alcuni storici pongono la fine dell'ellenismo alla conquista dell'Egitto da parte di Ottaviano nel 30 a.C.
Aristotele classifica i filosofi precedenti in base alla teoria delle quattro cause:
Materiale (di che materia è fatta)
Formale (forma o progetto dietro al fenomeno)
Efficiente (chi o cosa ha prodotto il fenomeno)
Finale (scopo)
Secondo Aristotele, individuando le 4 cause di un fenomeno, si può formulare una spiegazione razionale sull'origine di qualunque cosa
La causa finale, per Aristotele, è la più importante e tende a ripristinare lo stato naturale nei fenomeni naturali