Il'luminismo

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  • Nel XVIII secolo in Francia si diffonde un movimento culturale e filosofico chiamato “ILLUMINISMO”
  • Nasce in Inghilterra, in cui già era florida
    la classe borghese.
  • La borghesia è interessata ad eliminare i
    privilegi della nobiltà.
    • Il maggior centro di diffusione è, però,
    la FRANCIA. I ceti borghesi francesi,
    rispetto a quelli inglesi più liberi, sono
    oppressi dall’assolutismo monarchico e
    dai privilegi dei nobili.
  • I principi fondamentali dell’Illuminsimo

    1) Fiducia nella ragione;
    2) Fiducia e fede nel progresso;
    3) Critica alla Chiesa ( i cui insegnamenti sarebbero
    fonte di ignoranza e superstizione);
    4) Opposizione all’Assolutismo e al Dispotismo
    monarchico (il potere non viene da Dio, ma
    risiede nel popolo);
    5) Libertà di pensiero e azione;
    6) L’intellettuale ha il compito di diffondere
    conoscenza e idee.
  • Critici nei confronti delle religioni e di ogni
    forma di fanatismo (cioè l’esagerata fede in
    un’idea), gli illuministi sostengono l’idea di
    uno Stato laico, in cui tutti gli individui
    sono uguali e hanno gli stessi diritti e la
    libertà per esercitarli (tra i principi base
    c’era anche la tolleranza religiosa).
    Il potere politico dei re non viene da Dio,
    ma dal popolo.
  • LA CULTURA ILLUMINISTA SI DIFFONDE ATTRAVERSO:
    BIBLIOTECHE E SCUOLE PUBBLICHE;
    ACCADEMIE;
    CAFFÈ (LUOGHI IN CUI GLI INTELLETTUALI SI INCONTRANO PER BERE, LEGGERE E DISCUTERE INSIEME);
    LA STAMPA (LIBRI, GIORNALI DI INFORMAZIONE);
    SALOTTI CULTURALI (LUOGHI DI INCONTRO PRIVATI DI NOBILI E BORGHESI);
    SI FORMA IL CONCETTO DI «OPINIONE PUBBLICA», OVVERO LE IDEE DELLA
    MAGGIORANZA DELLE PERSONE RISPETTO AI PROBLEMI DI INTERESSE COMUNE;
    LA SOCIETÀ CIVILE È FORMATA DA PERSONE (CIVES) O CITTADINI SI DISTINGUE DALLO STATO COME ORGANIZZAZIONE POLITICA.
  • Il filosofo francese Voltaire ritiene che siano necessarie delle
    riforme per colpire i privilegi della nobiltà e del clero; inoltre il
    sovrano deve essere illuminato e deve usare la ragione per
    dedicarsi al benessere dei propri sudditi.
    Sostiene la Monarchia assoluta illuminata o Dispotismo
    illuminato (guidato dalla ragione);
    È strenuo difensore della libertà d’opinione e di
    espressione.
  • Montesquieu condanna l’assolutismo e, sulla scia della monarchia costituzionale
    inglese, sostiene la divisione dei poteri dello Stato che teorizza nel 1748 pubblicando
    «Lo spirito delle leggi»:
    Il potere legislativo (potere di fare le leggi); Parlamento
    Il potere esecutivo (potere di applicare le leggi); Governo
    Il potere giudiziario (potere di fare rispettare le leggi);
    Magistratura
  • Più radicale è l’impostazione di Rousseau:
    occorre un contratto sociale (il libro «Il
    Contratto sociale» è del 1762). Ci vuole uno
    Stato in cui la sovranità sia espressione della
    volontà di tutto il popolo: la sovranità
    popolare.
    • Sostiene la Democrazia, in cui il popolo
    ha la sovranità.
  • In campo economico, Adam Smith
    fonda la teoria del liberismo (1776 «La
    ricchezza delle nazioni»), sostenendo
    il principio del libero mercato,
    condizione necessaria per garantire
    alla nazione la crescita economica.
  • Molti sovrani applicarono le idee illuministe (assolutismo
    illuminato), promuovendo riforme in ambito fiscale e giudiziario.
    Esemplare è l’operato di Maria Teresa d’Austria e suo figlio
    Giuseppe II che riorganizzano l’amministrazione nei loro domini,
    limitando i privilegi di nobiltà e clero.
  • Migliorano l’amministrazione statale, limitando l’autonomia
    delle province;
    • Viene istituito il catasto (inventario di terreni e fabbricati) per imporre le tasse a tutti i proprietari di terre (nobili e clero);
    • Creano scuole obbligatorie per tutti (dai 6 ai 12 anni) nel 1774;
    • Concedono libertà di culto a tutte le religioni (1781 Patente di tolleranza);
    • Eliminano i dazi doganali tra le regioni dell’Impero;
    • Nel 1787 è creato un codice penale che abolisce la tortura e impone pene uguali per tutti.
    • Affermano che i cittadini sono uguali davanti alla legge.
  • Le idee illuministe in Italia si diffondo grazie
    all’operato degli intellettuali milanesi.
    Luoghi di promozione culturale furono
    «L’ACCADEMIA DEI PUGNI» (1761, il nome
    richiama la vivacità dei dibattiti) e, dal 1764
    al 1766, la rivista «Il Caffè» per iniziativa dei
    fratelli Pietro e Alessandro Verri.
  • Un contributo originale sarà dato da Cesare Beccaria, autore “Dei delitti e delle pene” 1764, in cui condanna la pena di morte e la tortura
  • Un altro centro dell’Illuminismo è Napoli, dove opera Antonio Genovesi (allievo del filosofo Giambattista Vico) che si batte per il rinnovamento del sistema agricolo, fondato su una nuova mentalità imprenditoriale, aperta alla sperimentazione di nuove tecniche agrarie. Genovesi insegnò nella prima cattedra al mondo di economia (istituita nel 1755 all’Università di Napoli). Nel Regno di Napoli gli illuministi collaborano con i sovrani, vengono espulsi i gesuiti.