sociologia

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  • La sociologia del diritto è una disciplina che per oggetto lo studio dei rapporti tra diritto e società. L'oggetto di studio della sociologia del diritto è il diritto nella società e la società nel diritto.
    La sociologia del diritto studia il diritto con un metodo sociologico, mentre la scienza giuridica con un metodo formalistico. L’OGGETTO COMUNE E’ IL DIRITTO. 
    Il diritto viene perciò considerato un fenomeno sociale.
  • I precursori sono coloro che precedono non solo la fondazione della sociologia giuridica, ma anche di quella tradizionale. Hanno considerato da un lato, il problema della società nel diritto, cioè i comportamenti sociali conformi o difformi rispetto alle norme e dall’altro, la posizione e il fine del diritto nella società vista nel suo insieme. 
  • La sociologia del diritto e il diritto naturale presentano un carattere comune, in quanto studiano un diritto diverso da quello positivo, che studia le norme promulgate dal legislatore e le sentenze emanate dal giudice. 
  • DIFFERENZA TRA DIRITTO NATURALE E SOCIOLOGIA DEL DIRITTO
    Il primo segue la via della speculazione e studia un diritto immutabile e assoluto, che trova il suo fondamento, a seconda dei diversi periodi storici, nell’uomo o nella natura o in Dio. 
    La seconda segue la via dell’esperienza e studia un diritto relativo variabile che si adatta al contesto sociale e che è indissolubilmente legato al contesto sociale in cui opera. 
  • Sia la sociologia sia il diritto naturale sono stati oggetto di critica da parte del positivismo giuridico, che sovrappone il diritto a quello positivo. 
    Nel primo caso, gli autori criticano il diritto naturale, in quanto in realtà analizza un diritto relativo e contingente, rivolto al soddisfacimento di esigenze particolari. 
    Nel secondo caso, i positivisti criticano la sociologia che in realtà è orientata a fini analoghi a quelli del giusnaturalismo. 
  • LA SCUOLA NON STORICA SOSTIENE CHE IL DIRITTO SIA INDIPENDENTE DAL DIRITTO DEL TEMPO PRECEDENTE E VIENE CREATO IN OGNI MOMENTO DALLE PERSONE CHE DETENGONO IL POTERE LEGISLATIVO. LA SECONDA SOSTIENE CHE IL DIRITTO SIA IL FRUTTO DEL PASSATO DI UNA NAZIONE E NON E’ IL RISULTATO DELL’ARBITRIO INDIVIDUALE. E’ PERCIO’ NATO DALL’ESSENZA INTERNA DELLA NAZIONE STESSA. 
    SAVIGNY PARLA DI QUESTO CONTRASTO NELL’OPERA “RIVISTA PER LA SCIENZA STORICA DEL DIRITTO”. 
  • JEREMY BENTHAM. SIAMO NEL 1800, IN INGHILTERRA. È UN AUTORE PARTICOLARE. 
    SOSTIENE CHE IL DIRITTO È UN COMPLESSO DI COMANDI, EMANATI DA UN LEGISLATORE PER ESERCITARE IL PROPRIO POTERE. PERCIO’, IL DIRITTO è uno strumento per il potere sovrano ED E’ INDIPENDENTE DALLA SOCIETA’. 
    Perché allora lo studiamo in sociologia? 
    Ha una posizione opposta rispetto agli altri autori. 
  • Bentham espone il principio dell'utilitarismo, per cui la finalità del diritto è quella di procurare la massima felicità al maggior numero possibile di individui. La felicità fa riferimento allo scopo sociale del diritto. 
    Perciò, si può mettere in discussione il diritto di un singolo per perseguire la felicità di una collettività. E’ vero che BENTHAM stabilisce che il DIRITTO è separato DALLA società, MA serve per il perseguimento dello scopo sociale. Subordina i diritti del singolo alla felicità della maggioranza degli individui. 
  • Dall'utilitarismo di Bentham, deriva lo sviluppo del concetto del diritto premiale, che deve premiare i comportamenti conformi ed è un approccio strategicamente più efficace. Si tratta di sanzioni positive, contrapposte alla sanzione negativa che reprime i comportamenti devianti.
  • Savigny sostiene che il diritto sia UN SISTEMA DIPENDENTE RISPETTO ALLA SOCIETÀ ED e’ UN COMPLESSO DI REGOLE CHE SORGE SPONTANEAMENTE, che NON e’ IMPOSTO DAL LEGISLATORE. EVOLUZIONE DEL DIRITTO. 
    1. IL DIRITTO NELLA FASE INIZIALE SI MANIFESTAVA COME ATTI SIMBOLICI E IN QUESTO CASO, LA SIMBOLOGIA ERA LA GRAMMATICA DEL DIRITTO. POI VI È UNA DIFFERENZIAZIONE DELLE ATTIVITA’ DEL POPOLO. EMERGONO LE FIGURE DEI I GIURISTI. 
    2. IL LINGUAGGIO COMUNE SIMBOLICO COME NEL DIRITTO ROMANO SI TRASFORMA IN UNO TECNICO E SCIENTIFICO.
  • SAVINGY SPIEGA CHE IL DIRITTO MANIFESTA DUE ELEMENTI, OSSIA QUELLO POLITICO E TECNICO. 
    IL PRIMO FA RIFERIMENTO ALLA DIPENDENZA DEL DIRITTO STESSO dELLA VITA SOCIALE DEL POPOLO, MENTRE IL SECONDO INDICA LA SUA VITA SCIENTIFICA. A SECONDA DEI VARI MOMENTI, PUÒ PREVALERE UNO E L'ALTRO. AD ESEMPIO:
    QUANDO SI PARLA DI GOVERNO TECNICO, Si COSTITUISCE IN QUANTO NON SI PUÒ FORMARE UNA RAPPRESENTANZA POLITICA. 
  • PER SAVIGNY, L’ELEMENTO TECNICO E POLITICO DEL DIRITTO CONVIVONO, MA SE PREVALE UNO O L'ALTRO EMERGE UNA  FRAGILITA’ E UNA CRISI. 
    NEL PRIMO CASO, NON VI E’ TUTELA DEI DIRITTI, MA SE INVECE VI È UNA MAGGIORE PRESENZA DI TECNICI, VI È UN'INCAPACITÁ DELLA DIMENSIONE POLITICA DI RAPPRESENTARE LA COLLETTIVITA’.
  • VICO SI FOCALIZZA PRINCIPALMENTE SUL MONDO Classico e solo, in parte, a quello medievale e moderno limitatamente ai paesi europei. UTILIZZA METODI PERSONALISSIMI, COME elementi culturali, istituzionali e sociali che permangono e si tramandano attraverso le diverse età storiche ES. MITI, LEGGENDE. 
  • GIAN BATTISTA VICO. SIAMO NEL 1700, NELLA PENISOLA ITALIANA. È UN MAESTRO DEL DIRITTO NATURALE E LO POSSIAMO RITENERE UN PRECURSORE DELLA SOCIOLOGIA DEL DIRITTO. VUOLE RESTAURARE LA DOTTRINA DEL DIRITTO NATURALE CATTOLICO E CRITICA LA DOTTRINA DEL DIRITTO NATURALE MODERNO, in particolare il razionalismo tipico del suo tempo e il principio cartesiano dell’evidenza razionale come criterio di conoscenza, in favore del principio “si conosce soltanto quello che si fa”, OSSIA VERUM IPSUM FACTUM. 
  • VICO, NELLA SUA OPERA PRINCIPALE, OSSIA LA SCIENZA NUOVA, STABILISCE CHE LA STORIA INDICA L’UNICO OGGETTO DI CONOSCENZA DELL’UOMO E PERCIO’, RAPPRESENTA L'ESPRESSIONE MASSIMA DELL'UOMO. 
    1. CHARLES Montesquieu viene considerato il filosofo che ha posto le basi dell'empirismo, ossia una scienza basata sull'osservazione e si è servito di metodi propri dell’empirismo. Il suo obiettivo è quello di analizzare il rapporto tra le leggi e la società nei diversi paesi mediante l’utilizzo delle fonti secondarie, ossia le relazioni dei viaggiatori, i dati statistici, le notizie storiche. Adotta un proposito scientifico nel valutare i fatti. 
    Montesquieu estende l’arco dei suoi interessi, anche al di fuori dei paesi europei e in particolare, al Giappone, alla Cina e all’India. 
    1. Nell'ESPRIT DES LOIS, STABILISCE CHE LE LEGGI DEVONO ADERIRE ALLO SPIRITO DEL POPOLO. NON ESISTE UNA LEGGE UNIVERSALE, MA È IL POPOLO CHE DEVE FARE UN PERCORSO DI CONOSCENZA E CONSAPEVOLEZZA PER ARRIVARE A FORMARE DELLE LEGGI. 
    LE VARIABILI CHE MONTESQUIEU PRENDE IN CONSIDERAZIONE PER SOSTENERE CHE OGNI PAESE ABBIA UNA LEGGE DIVERSA: 
    1. IL PRIMO RIGUARDA IL CARATTERE FISICO DEL PAESE, OSSIA IL CLIMA E LA QUALITÀ DEL TERRENO;
    2. IL SECONDO È IL GRADO DI LIBERTÀ CHE LA COSTITUZIONE DI QUEL PAESE È IN GRADO DI SOPPORTARE IN MERITO ALLA RELIGIONE, ALLA RICCHEZZA, AI COMMERCI, AI COSTUMI. 
  • PER QUANTO RIGUARDA IL CLIMA,  MONTESQUIEU CREDE CHE I CATTIVI LEGISLATORI SIANO QUELLI CHE ABBIANO FAVORITO I VIZI DEL CLIMA, MENTRE I BUONI SIANO QUELLI CHE SI OPPONGONO AI VIZI DEL CLIMA.
     A proposito della qualità del terreno, CREDE CHE IL GOVERNO DI UNO SOLO SI TROVI PIU’ FACILMENTE NEI PAESI FERTILI ES. SPARTA, MENTRE IL GOVERNO DI MOLTI NEI PAESI ARIDI ES. ATENE. 
    A proposito della ricchezza, è convinto che i governi di uno siano fondati sul lusso, mentre i governi di molti si basano sul commercio. 
  • INOLTRE, relativamente alla religione, CREDE CHE IL GOVERNO MODERATO  SIA PIU’ ADATTO PER LA RELIGIONE CATTOLICA E IL GOVERNO DISPOTICO PER LA RELIGIONE MAOMETTANA. Infatti, ha anche analizzato il rapporto tra legge e religione e ha dichiarato che entrambe devono rendere gli uomini dei buoni cittadini. Se una si allontana dall’altra,  l’altra deve cercare di raggiungere più intensamente questo scopo. Ad esempio, in Giappone, la religione non presenta dogmi e non propone il paradiso o l’inferno. Per sopperire a ciò,  le se leggi sono severissime e sono applicate in modo esatto.
  • MONTESQUIEU CREDE CHE LA MONARCHIA È LA FORMA DI GOVERNO MIGLIORE, IN QUANTO LA SOVRANITÀ È IN MANO AD UNO ED E’ L’UNICA FORMA DI GOVERNO TEMPERATA, OSSIA ESPRESSIONE DELLA DIVISIONE DEI POTERI EQUILIBRATA. 
  • NEL PROPORRE LA DIVISIONE DEI POTERI, MONTESQUIEU NON HA UN IDEALE POLITICO, MA LI HA INDIVIDUATI IN BASE AD UNO STUDIO SOCIOLOGICO DEL DIRITTO. NON ESISTE UNA VISIONE POLITICA, MA HA OSSERVATO SOLO I GRUPPI PIÙ INFLUENTI DELLA FRANCIA. I 3 POTERI CORRISPONDONO A 3 GRUPPI PRINCIPALI: LA NOBILTÀ RAPPRESENTAVA IL POTERE LEGISLATIVO, LA NOBLESSE DE ROBE RAPPRESENTAVA IL POTERE GIUDIZIARIO E IL RE QUELLO ESECUTIVO. 
  • Le dottrine dei giusnaturalisti risultano ancora più interessanti sotto il profilo della spiegazione delle funzioni adempiute dalle norme: 
    1. Hobbes sostiene che garantiscono la sicurezza, la pace interna e la comune difesa; 
    2. Locke sostiene che permette di tutelare i diritti naturali, la libertà, la vita e la proprietà; 
    3. Rousseau sottolinea che le norme consentono di formare un'associazione che difenda e protegga la persona e i beni di ciascun associato, che garantisce che ognuno obbedisca solo a se stesso e mantenga la propria libertà originaria. 
  • I precursori non possono essere considerati sociologi, a causa del razionalismo astratto a cui si ispirano e attribuiscono alle loro dottrine la pretesa di assolutezza( sia vera in modo incondizionato e universale) e si dimostrano poco sensibili  alle esigenze del divenire storico e a quelle della realtà sociale. 
  • Hobbes per spiegare la sua concezione si è avvalso dei comportamenti dell’uomo in società, tratti dalla vita comune e ha analizzato ad esempio quelli delle popolazioni indigene americane. SPIEGA UN MODELLO DI SOCIETA’ FONDATO SULLA VOLONTA’ RIFLESSA E RAZIONALIZZATRICE. 
    Locke fa riferimento alle popolazioni primitive del Perù e Brasile. 
    Rousseau ha utilizzato un approccio sociologico e deduttivo per analizzare la natura umana, partendo da osservazioni empiriche sugli animali e sul comportamento delle popolazioni selvagge per trarre conclusioni sulle istituzioni sociali.
  • La sociologia del diritto e il diritto naturale presentano un carattere comune, in quanto studiano un diritto diverso da quello positivo, che studia le norme promulgate dal legislatore e le sentenze emanate dal giudice. 
  • La sociologia del diritto e il diritto naturale presentano un carattere comune, in quanto studiano un diritto diverso da quello positivo, che studia le norme promulgate dal legislatore e le sentenze emanate dal giudice.
  • IL GIUSNATURALISMO SOSTIENE L’ESISTENZA DI DIRITTI SOGGETTIVI INNATI NELLA NATURA NELL’UOMO, CHE NON DEVONO ESSERE LEGITTIMATI O GIUSTIFICATI DALLE NORME. SONO CONFORMI ALLA LEGGE NATURALE. 
  • IL GOVERNO MODERATO (“DEMOCRAZIA) NASCE POCO ALLA VOLTA E NASCE COME ESIGENZA DEL POPOLO. INOLTRE, IL GOVERNO MODERATO NON PUÒ ESSERE ESPORTATO E IMPOSTO. NON ESISTONO DEI MODELLI UNICI, IN QUANTO IL POPOLO POTREBBE VIVERLO COME IMPOSIZIONE E POTREBBE RIBELLARSI ANCHE VIOLENTEMENTE. ES. TERRORISMO. 
    NON ESISTE L'ESPORTAZIONE DEI PRINCIPI MODERATI. TUTTE LE GUERRE GIUSTE PER ESPORTARE LE DEMOCRAZIE SONO FALLITE, IN QUANTO I MOVIMENTI LOCALI HANNO REAGITO. 
  • OCCORRE PIUTTOSTO GESTIRE LE AVVERSITÀ DEL PAESE AD ESEMPIO LA POVERTA’ E IL SERVILISMO DI UN POPOLO, CHE SONO SPESSO INDICE DI FRAGILITÀ, OSSIA SOLLEVARE IL POPOLO DAGLI ELEMENTI AVVERSI. 
    LA DEMOCRAZIA E’ FRUTTO DI UNA CRESCITA. IL DISPOTISMO È FRUTTO DI UNA PASSIONE, DI UN'EMOTIVITÅ, IL COLPO DI STATO È LA PRESA DI POTERE MILITARE, È UN'IMPOSIZIONE. 
  • Analizziamo i precursori, cioè coloro che precedono non solo la fondazione della sociologia giuridica, ma anche di quella tradizionale. Hanno considerato da un lato, il problema della società nel diritto, cioè i comportamenti sociali conformi o difformi rispetto alle norme e dall’altro, la posizione e il fine del diritto nella società vista nel suo insieme. 
  • IL CORSO DELLA STORIA VA DIVISO IN 3 EPOCHE: EPOCA DEGLI DEI, EPOCA  DEGLI EROI, EPOCA DEGLI UOMINI. L'EVOLUZIONE PRESUPPONE IL MIGLIORAMENTO. 
    NELLA PRIMA FASE, L'UOMO PRIMITIVO È DOMINATO DALLA FANTASIA E DALLE PASSIONI.
    NELLA SECONDA FASE, L'EROE SI CREDE DI ORIGINE DIVINA E DISPREZZANO IL POPOLO.
    NELLA TERZA FASE, L'UOMO VIVE ATTRAVERSO LA RAGIONE.
  • VICO FA CORRISPONDERE UN PARTICOLARE TIPO DI DIRITTO NATURALE ALLE VARIE EPOCHE, OVVERO: 
    1. DIRITTO NATURALE DIVINO DEGLI UOMINI PRIMITIVI
    2. DIRITTO NATURALE EROICO basato sulla forza
    3. DIRITTO NATURALE UMANO, DETTATO DALLA RAGIONE. 
  • Il positivismo, sviluppato dal filosofo francese Auguste Comte, sosteneva che la sociologia dovesse adottare il metodo scientifico delle scienze naturali per studiare i fenomeni sociali in modo oggettivo e misurabile.
  • GURVITCH ANALIZZA ANCHE IL PENSIERO DI SPINOZA, HOBBES, GROZIO CHE STUDIANO LA STORIA DEI RAPPORTI TRA DIRITTO E SOCIETA’. IN PARTICOLARE, OCCORRE CONSIDERARE UN PARTICOLARE MOMENTO, OSSIA LO STATO DELLA NATURA, CHE INDICA LO STATO ORIGINARIO DELL’UOMO, CHE NON ERA ANCORA SOGGETTO ALLE NORME O A VINCOLI DI GOVERNO.
  • Lo stato di natura PUO’ ESSERE DESCRITTO IN VARIE MODALITA’:  
    HOBBES LO DESCRIVE COME UNO STATO DI GUERRA DI CIASCUN UOMO CON GLI ALTRI.
    LOCKE LO DESCRIVE COME UNO STATO DI PERFETTA LIBERTA’ DI REGOLARE LE PROPRIE AZIONI  E DI DISPORRE DEI PROPRI POSSESSI COME MEGLIO CREDE ENTRO I LIMITI DELLA LEGGE DI NATURA. 
  • OCCORRE ANCHE CONSIDERARE IL SORGERE DEL DIRITTO NELLA SOCIETA’, OSSIA IL PASSAGGIO DELLO STATO DI NATURA IN STATO CIVILE, REGOLATO DA UN CONTRATTO SOCIALE O UN CONTRATTO POLITICO. NEL PRIMO CASO, GLI INDIVIDUI STIPULANO UN PATTO IN CUI VENGONO STABILITI RECIPROCI OBBLIGHI E FACOLTA’. NEL SECONDO CASO, E’ STIPULATO TRA COLORO CHE SI SOTTOMETTONO E COLORO CHE DETENGONO IL POTERE. 
  • Rousseau ha utilizzato un approccio sociologico e deduttivo per analizzare la natura umana e le dinamiche sociali, partendo da osservazioni empiriche sugli animali e sul comportamento delle popolazioni selvagge per trarre conclusioni sulle istituzioni sociali e sui processi mentali che le sottendono.
  • Gurvitch, un sociologo, ha individuato in alcuni maestri del diritto naturale i precursori della sociologia. Questo autore analizza il pensiero di Aristotele, che nel definire il concetto di giustizia, studia il diritto positivo nella sua relazione con l’ordinamento sociale. 
    Inoltre, analizza le varie forme di governo nelle loro relazioni con la struttura delle diverse tipologie di società. Infatti, sostiene che non esista una forma di governo migliore in assoluto, ma sono tutte valide in quanto si adattano all'infrastruttura variabile della comunità politica. 
  • FIRST PRINCIPLES, IL PRIMO DEGLI 11 VOLUMI DEL TESTO “A SYSTEM OF SYNTHETIC PHILOSOPHY”, PONE LE BASI DELLA SOCIOLOGIA EVOLUZIONISTICA. SPENCER.
  • L’evoluzione del MONDO SOCIALE PER SPENCER SI DIVISE IN 3 FASI:
    1. MONDO INORGANICO: IL MONDO, DOVE NON C'È DISTINZIONE TRA GLI ELEMENTI E OGNI ELEMENTO E’ OMOGENEO INDEFINITO E TUTTO È UNA MACCHIA UNICA. 
    2. MONDO ORGANICO: EMERGONO I COLORI E I SIMBOLI 
    3. MONDO SUPERORGANICO, OVVERO IL MONDO IN CUI I SINGOLI SI METTONO IN RELAZIONE CON GLI ALTRI. SI TRATTA DI UNA ETEROGENEITÀ DEFINITA.