Sistema economico basato sulla competizione tra vari attori, ossia la concorrenza, che è considerata positiva perché migliora l'efficienza, ovvero produce di più con meno risorse
L'efficienza non è l'unico obiettivo desiderato. Gli individui vogliono anche valori etici come l'uguaglianza e la giustizia. Un'economia capitalistica deve quindi bilanciare l'efficienza con questi valori per essere accettata dalla società
Individualismo
Idea che l'individualismo possa contribuire al bene comune
Bernard de Mandeville ha presentato ironicamente questo concetto nel suo saggio "La favola delle api" del 1714
Mano invisibile
Idea di Adam Smith che gli individui, perseguendo il proprio interesse, possano involontariamente promuovere l'interesse generale
Smith confidava troppo sull'armonia degli interessi individuali per produrre il bene comune
Smith esplora il ruolo dell'individuo nella società e la sua prudenza comune, basata su valori etici come la giustizia e la solidarietà
Smith non considerava gli interessi individuali e il bene comune come identici, ma piuttosto suggeriva che il libero mercato fosse un sistema migliore rispetto alle economie centralizzate
Smith riconosceva i limiti del libero mercato e sottolineava la necessità di interventi governativi in settori come la difesa, la giustizia e l'istruzione
Smith non considerava gli interessi individuali come equivalenti al bene comune e riteneva che l'economia non potesse prescindere dall'etica
La visione di Smith era universalistica, applicabile a tutte le situazioni, una prospettiva criticata per la sua mancanza di contestualizzazione
Le critiche riguardavano la mancanza di considerazione delle differenze istituzionali tra i paesi e l'imperfezione dei mercati
Alfred Marshall criticò l'approccio che considerava gli individui in modo omogeneo e trascurava le differenze tra loro e tra le industrie
Economia industriale
Studio delle distorsioni che il libero mercato può produrre rispetto all'equilibrio ottimale, noto come "ottimo paretiano"
Fallimenti di mercato
Produzione di beni pubblici e sociali che il mercato non fornisce adeguatamente
Incertezza e instabilità che causano disequilibri nel sistema economico
Monopolio e concorrenza imperfetta
Rendimenti crescenti e economie di scala
Esternalità
Asimmetria informativa
I mercati non sempre funzionano come previsto dalla teoria della concorrenza perfetta
Per affrontare i problemi e garantire la stabilità del sistema capitalistico, sono stati introdotti correttivi istituzionali come i sindacati, le politiche sociali come il welfare, la tassazione progressiva e le politiche keynesiane
Sindacati e legislazione del lavoro
Hanno contribuito a equilibrare il potere contrattuale, affrontando sfide come il monopolio del lavoro e la discriminazione
Politiche sociali
Assicurazioni sociali e servizi come l'istruzione pubblica e l'alloggio a prezzi accessibili, con l'obiettivo di garantire uguaglianza di opportunità, ridurre le disuguaglianze di reddito e offrire assistenza a chi ne ha bisogno
Tassazione
Utilizzata fin dall'inizio per finanziare i beni comuni, e successivamente anche per ridurre le disuguaglianze attraverso la tassazione progressiva
Antitrust
Leggi mirate a promuovere l'equità economica e a ripristinare la fiducia nel sistema, in risposta alla concentrazione economica delle imprese
Negli ultimi anni, gli interventi per correggere le inefficienze dell'economia di mercato si sono concentrati sulla stabilità e lo sviluppo
John Maynard Keynes e Wilhelm Röpke sono stati pionieri nel promuovere la stabilità economica
L'economia si manifestò con l'approvazione di leggi antitrust negli Stati Uniti, come il Sherman Act del 1890, mirate a promuovere l'equità economica e a ripristinare la fiducia nel sistema
In Europa, l'obiettivo principale era l'integrazione dei mercati nazionali in un'unione economica più ampia
Stabilità e sviluppo
Negli ultimi anni, gli interventi per correggere le inefficienze dell'economia di mercato si sono concentrati sulla stabilità e lo sviluppo
Adam Smith ha spiegato il legame tra alti salari, concorrenza e crescita economica, ma altri fattori come l'innovazione e l'istruzione sono cruciali per garantire la stabilità e massimizzare la crescita
Il mercato può diventare instabile per varie ragioni, tra cui l'eccesso di offerta rispetto alla domanda in certe industrie, l'instabilità dei prezzi dovuta alla moneta e il ciclo economico
John Maynard Keynes
Ha sottolineato il ruolo della moneta nell'equilibrio dei mercati e la necessità dell'intervento governativo per mantenere la piena occupazione
Wilhelm Röpke
Ha enfatizzato l'importanza della stabilità monetaria per evitare l'incertezza economica
Le idee di Keynes e Röpke hanno influenzato le politiche economiche, compresa la rivoluzione monetarista di Milton Friedman, che ha sottolineato il controllo della quantità di moneta per garantire la stabilità dei prezzi
Queste idee hanno guidato politiche che hanno portato a periodi di crescita economica significativa, come negli anni '80 e '90
Scuola di Harvard
Il metodo si basa su un'analisi dettagliata dei problemi di inefficienza nel mercato, noti come fallimento del mercato, che può essere causato da situazioni come il potere monopolistico
Modello "struttura-condotta-risultati"
La configurazione delle imprese in un settore influenza il loro comportamento, che a sua volta influenza i risultati in termini di efficienza e competitività
Il metodo della Scuola di Harvard si basa sull'osservazione empirica di questi elementi, anche se spesso sono semplificati in categorie e relazioni causali
Ci sono presupposti teorici di fondo, come il fatto che certe caratteristiche di un'industria possono deviare dalla competizione perfetta, creando "mercati imperfetti"
In queste circostanze, le imprese possono trarre vantaggio da queste imperfezioni o addirittura contribuire ad amplificarle per massimizzare i loro profitti
Interventi da parte dell'autorità pubblica, come l'antitrust o incentivi, sono giustificati per correggere le distorsioni e garantire che le performance del mercato si avvicinino il più possibile agli interessi generali e dei consumatori
Scuola di Chicago
Dà grande importanza alla costruzione di modelli teorici che possano spiegare i fenomeni osservati
Stigler osserva che spesso le azioni del governo per correggere il mercato producono risultati peggiori di quelli desiderati, perché non si basano su un solido fondamento teorico