SETTIMANA 8

Cards (77)

  • L'invarianza fattoriale implica che uno stesso modello fattoriale sia valido in diverse sub-popolazioni, oppure in diversi tempi (invarianza fattoriale longitudinale).
  • l'invarianza fattoriale si basa su una sequenza di modelli incapsulati (nested). il punto di partenza è un modello meno vincolato, si aggiungono poi di volta in volta vincoli sempre più stringenti che definiscono i livelli di invarianza.
  • poiché i confronti tra i gruppi richiedono che le differenze nelle varianze, nelle covarianze e nelle medie delle variabili osservate siano mantenute, non si devono standardizzare le variabili all'interno dei diversi gruppi, rimuovendo in questo modo le differenze nelle medie e nelle varianze: l'analisi deve basarsi sulla metrica dei punteggi grezzi
  • modello CFA su gruppi multipli

    i punteggi osservati negli item y sono una funzione dei punteggi latenti ma non possono essere confrontati direttamente attraverso i gruppi (g) perché possono avere differenti valori di scala (v), differenti metriche (lambda), e differenti varianze residue (theta di epsilon).
    I confronti attraverso i gruppi (g) sono possibili solo quando questi vincoli sono tenibili.
  • modelli multi-gruppo
    in assenza di vincoli tra i gruppi ogni gruppo può essere analizzato separatamente. In presenza di vincoli tra i gruppi i dati di tutti i gruppi vanno analizzati simultaneamente.
  • requisito fondamentale del modello su gruppi multipli
    le popolazioni devono essere chiaramente definite e i campioni indipendenti, ovvero le misure ottenute nei diversi gruppi siano indipendenti
  • nei modelli multi-gruppo si presuppone sempre che vengano analizzate matrici di varianze/covarianze e non matrici di correlazioni.
  • si può esaminare qualsiasi tipo di ipotesi relativa all'invarianza, considerando come ipotesi estreme quelle in cui
    • tutti i parametri NON sono invarianti
    • tutti i parametri SONO invarianti
  • nei modelli multi-gruppo valgono le stesse condizioni per l'identificazione necessarie nei gruppi singoli (es. CFA), che devono essere verificate su ciascuno dei gruppi considerati nell'analisi.
  • i vincoli attraverso i gruppi possono facilitare l'identificazione di modelli non-identificati o a rischio di identificazione
  • se i campioni sono indipendenti e le variabili seguono una distribuzione lineare multivariata i modelli possono essere stimati simultaneamente, minimizzando una funzione di fit ottimizzata simultaneamente su tutti i gruppi
  • nei modelli multi-gruppo c'è un unico chi-quadrato. i gradi di libertà considerano tutti i parametri simultaneamente stimati sui gruppi, e gli eventuali vincoli imposti.
  • baseline di bontà dell'adattamento (modello base)
    analisi simultanea di uno stesso modello su più gruppi senza imporre alcun vincolo di uguaglianza: somma dei modelli esaminati separatamente sui campioni esaminati
  • i modelli vincolati sono incapsulati (nested) nel modello base senza vincoli (dal primo è possibile ottenere il secondo rilasciando i vincoli).
  • confronto statistico dei modelli vincolati
    è possibile effettuare il test della differenza del chi-quadrato per esaminare se il vincolo imposto determina un peggioramento nell'indice di bontà dell'adattamento.
  • ipotesi nulla dell'invarianza (test di valutazione dei vincoli)
    il vincolo imposto non peggiora significativamente il chi-quadrato del modello. La statistica utilizzata è la differenza dei chi-quadrati, che se NON è significativa indica che i vincoli NON peggiorano significativamente il modello.
  • Data la forte dipendenza del chi-quadrato dalla numerosità del campione, si valuta anche la differenza tra gli indici CFI (delta CFI);
    valori di delta CFI minori o uguali a -.01 (ovvero un peggioramento inferiore o uguale a .01 nel CFI in seguito all'introduzione dei vincoli) indica che l'ipotesi nulla dell'invarianza non dovrebbe essere rifiutata.
  • invarianza fattoriale
    • nessun vincolo: invarianza configurale
    • vincoli sui loadings: invarianza metrica
    • vincoli sui loadings e intercette: invarianza scalare
    • vincoli sui loadings, intercette e varianze residue: invarianza stretta
  • ipotesi accessorie nell'invarianza fattoriale
    • vincoli sulle varianze e le covarianze dei fattori
    • vincoli su medie/intercette delle variabili latenti
  • principio di struttura semplice nell'invarianza configurale
    gli item dello strumento di misura dovrebbero mostrare la stessa configurazione di saturazioni fattoriali salienti o pertinenti (diverse da 0) e non-salienti (uguali o quasi-uguali a 0) attraverso i differenti gruppi.
  • invarianza configurale (non-metric invariance)

    si basa sul principio di struttura semplice; è il livello base di invarianza, per cui si esamina un modello con lo stesso numero di fattori e lo stesso pattern di saturazioni fattoriali fisse e libere (ma non dello stesso valore) attraverso i diversi gruppi.
  • nell'invarianza configurale, nessun parametro del modello è sottoposto a vincoli di eguaglianza tra i gruppi.
  • l'invarianza configurale fornisce un'evidenza della similarità qualitativa della struttura fattoriale nei diversi gruppi, ovvero dell'equivalenza concettuale della cornice di riferimento per le misure.
  • l'invarianza configurale è utile per esplorare se un costrutto ha lo stesso significato e la stessa struttura di base nei diversi gruppi, ma non consente confronti quantitativi tra i gruppi né per le variabili latenti né per le osservate.
  • criteri per la invarianza configurale
    1. il modello specificato con saturazioni secondarie uguali a zero (quindi il modello di CFA) ha un buon adattamento quando viene esaminato sia separatamente in ogni gruppo, sia simultaneamente su tutti i gruppi
    2. tutte le saturazioni principali sono significative e sostanzialmente differenti da 0
    3. le correlazioni tra i fattori sono sensibilmente inferiori a 1
  • fallimento dell'invarianza configurale
    il pattern dei factor loadings differisce nei campioni. Nei casi più estremi potrebbe emergere un numero di fattori diversi nei differenti gruppi.
  • invarianza metrica (weak factorial invariance, pattern invariance)

    le saturazioni fattoriali definiscono la metrica, ovvero portano l'informazione relativa a quanto cambiamenti nel punteggio latente determinano cambiamenti nel punteggio osservato.
  • l'invarianza metrica fornisce un test più forte per l'invarianza introducendo il concetto di una stessa metrica, ossia di uguali intervalli di scala nei diversi gruppi
  • l'invarianza metrica può essere esaminata vincolando le saturazioni ad essere uguali attraverso i gruppi.
  • nell'invarianza metrica la calibrazione della misura del costrutto è la stessa nei diversi gruppi: un cambiamento unitario nei punteggi del costrutto ha la stessa conseguenza nel punteggio dell'item in tutti i gruppi.
  • nell'invarianza metrica il pattern delle saturazioni fattoriali è invariante attraverso i gruppi, mentre le varianze/covarianze dei fattori, le varianze residue e le intercette sono diverse.
  • quando le saturazioni, ovvero le relazioni tra variabili osservate e variabili latenti, sono uguali attraverso i gruppi, i fattori hanno lo stesso significato nei diversi gruppi.
  • quando viene verificata l'invarianza metrica gli intervalli di scala dei costrutti latenti risultano confrontabili attraverso i gruppi
  • item metricamente invariante
    stessa metrica (unità di misura) nei due gruppi: le rette di regressione di y (punteggi nell'item) su η (punteggi nel costrutto) hanno la stessa pendenza o slope (stesso factor loading).
    Un cambiamento unitario nel punteggio del costrutto produce uno stesso cambiamento atteso nel punteggio dell'item
  • fallimento dell'invarianza metrica
    almeno un item ha valori diversi per i loadings nei gruppi, ovvero è più legato al costrutto in un gruppo rispetto ad un altro
  • criteri per l'invarianza metrica
    1. il modello deve avere un buon adattamento
    2. i vincoli devono essere tenibili (indici di modifica associati a ciascuno dei parametri vincolati: non significativi)
    3. il confronto con il modello non vincolato non deve risultare significativo se effettuato con il chi-quadrato o dare origine a differenziali molto piccoli se effettuato con indici di fit alternativi (delta CFI<-.01)
  • Se l'invarianza metrica viene confermata è possibile confrontare:
    • varianze e covarianze dei fattori attraverso i gruppi
    • gli effetti tra i fattori attraverso i gruppi
  • se l'invarianza metrica è confermata non è possibile confrontare:
    • varianze e covarianze delle variabili osservate
    • effetti tra le variabili osservate attraverso i gruppi
  • invarianza scalare (strong invariance)

    viene esaminata vincolando le saturazioni e le intercette delle variabili osservate (ovvero i punteggi osservati).
    Si ipotizza che non solo gli item abbiano la stessa metrica, ma anche la stessa origine, e quindi la stessa scala.
  • se un item rispetta l'invarianza scalare
    differenze tra i gruppi nella media dell'item sono dovute solo alle differenze nel costrutto latente che esso misura