semeiotica vascolare

Cards (69)

  • Insufficienza aortica
    Il soffio va a morire, non copre tutta la diastole. I pazienti affetti hanno pressioni differenziali molto alte, ad esempio sistolica di 200 e 50 di diastolica, e questo determina il polso ampio e scoccante: ampio perché va oltre l'ampiezza fisiologica, scoccante perché la velocità di crescita dell'onda è accelerata
  • Pazienti che si presentano con pressioni 180-200 su 60 per esempio bisogna pensare alla insufficienza aortica
  • L'aumentata rigidità aortica determina un aumento della pressione sistolica
  • Ci sono altre condizioni che determinano una pressione differenziale elevata, come ad esempio l'ipertiroidismo
  • All'esame ci sarà sempre una domanda sui vizi valvolari. Se si sa quanto scritto qua (ovvero quello che il prof ha spiegato a lezione) e le info nelle slide riassuntive blu che sono anche qua sopra riportate, bastano per "portare a casa il risultato" a detta del professore
  • Onda sfigmica
    La pressione che si genera nel ventricolo sinistro viene condotta lungo tutto il nostro albero arterioso
  • Eiezione ventricolare
    1. L'aorta serve da tubo di raccolta del sangue da portare in giro nei distretti del corpo
    2. La vasocostrizione o vasodilatazione delle arteriole periferiche determina come il sangue raggiunge i tessuti periferici
  • Nell'onda sfigmica devo anche considerare le resistenze periferiche, che lavorano soprattutto nella diastole
  • Tra le caratteristiche del sangue dobbiamo sempre considerare il volume, poiché può variare dal punto di vista delle sue caratteristiche (sangue con alta o bassa emoconcentrazione)
  • Sistolica
    Alta
  • Diastolica
    Bassa
  • Onda sfigmica
    Ripida
  • Onda sfigmica
    1. Crescita in sistole da 80 mmHg (p diastolica) a 120 mmHg (p sistolica)
    2. Raggiunto il picco l'onda decresce, finita la sistole ho l'incisura dicrota e inizia la diastole
  • La forma della curva dell'onda sfigmica è uguale sia in aorta che nelle altre arterie periferiche
  • Polsi arteriosi da esplorare
    • Radiale
    • Ulnare
    • Brachiale
    • Carotideo
    • Femorale
    • Popliteo
    • Pedidio
    • Tibiale posteriore
  • Polso radiale
    È come se fosse di "benvenuto", perché per entrare in confidenza con il paziente e avere subito un parametro palpare questo polso è utile
  • In un paziente in pericolo di vita non palpo il radiale, ma piuttosto il carotideo (se non lo avverto il paziente è a rischio di arresto cardiaco)
  • Informazioni ottenibili dall'ispezione dei polsi
    • Fenomeni ischemici (pallore, cianosi, alterazioni del trofismo, delle unghie e degli annessi)
    • Temperatura (arto più o meno freddo)
  • Palpazione dei polsi
    1. Frequenza cardiaca (conto per 15 s e moltiplico per 4)
    2. Ritmo (regolare o meno)
    3. Ampiezza
    4. Simmetria
  • Il polso carotideo è l'espressione diretta di ciò che accade nel ventricolo di sinistra, essendo quello più vicino a livello geografico
  • Polso carotideo
    Si palpa anteriormente al muscolo sternocleidomastoideo
  • Polso radiale
    Si palpa lateralmente, con la mano del paziente girata con il dorso rivolto verso il letto
  • Polso ulnare
    Si palpa di fianco al polso radiale, non è di routine (lo si fa se si teme ischemia della mano)
  • Polso brachiale
    Si palpa poco sopra il gombo e centralmente nella piega del gomito, non è di routine
  • Polso femorale
    Si palpa a livello del legamento inguinale, è abbastanza grosso e difficile da non percepire
  • Polso popliteo
    Si palpa con il paziente in posizione supina, andando a due mani sotto il cavo popliteo
  • Polso tibiale posteriore
    Si palpa dietro il malleolo mediale
  • Polso pedidio
    Si palpa lungo il tendine del primo dito del piede
  • Senza chiari segni di ischemia, è normale avere difficoltà a percepire il polso tibiale posteriore e il pedidio
  • Già dalla palpazione si può valutare la pressione sistolica: a 70 mmHg ci sono carotide e femorale, a 90 mmHg c'è anche il radiale, ad 80 mmHg potrebbe non esserci il radiale
  • Ritmo del polso
    Si valuta guardando alla regolarità degli intervalli
  • Extrasistole
    Un battito anticipatorio, meno accentuato, seguito da uno più forte
  • Fibrillazione atriale
    Ritmo irregolare, in questi casi non bisogna fidarsi della misurazione periferica, ma di quella centrale misurando sul cuore
  • Battito bigemino
    Un battito normale seguito da una extrasistole a cadenza regolare
  • Battito trigemino
    Due battiti normali e una extrasistole
  • Polso piccolo e tardo
    Tipico della stenosi aortica, genera un'onda di ampiezza ridotta rispetto allo standard e ha una velocità di crescita dell'onda sfigmica ridotta
  • Polso ampio e scoccante
    Tipico dell'insufficienza aortica, la velocità di crescita e l'ampiezza del polso sono molto rappresentate. Si trova anche in condizioni ipercinetiche come ipertiroidismo, anemia, beri-beri, M. Paget, fistola artero venosa, gravidanza
  • Polso bisferiens
    Presenta due onde sistoliche (una più rapida e l'altra meno), tipico della cardiomiopatia ipertrofica
  • Polso alternante
    Un polso normale alternato ad un polso di piccole entità, appartiene ai quadri dell'insufficienza cardiaca e scompenso cardiaco
  • Polso bigemino, trigemino, quadrigemino
    Tipico delle extrasistoli, battiti anticipatori che cadono con una certa regolarità dopo un polso normale (bigemino), due polsi normali (trigemino), tre polsi normali (quadrigemino)