La giurisdizione si determina quando al giudice si chiede di prendere un provvedimento che abbia uno degli effetti di accertamento, condanna o costituzione/modifica/istituzione di una posizione giuridica
Il giudice italiano può pronunciarsi sulla validità del contratto perché le merci dovevano essere consegnate nel suo paese, ma non può pronunciarsi sulla validità della delibera della società perché per questa questione il foro esclusivo è quello dello Stato dove ha sede la società
L'ordinamento italiano ammette il rinvio, quindi il richiamo delle norme di conflitto a un ordinamento straniero riguarda l'ordinamento straniero nel complesso, non solo il diritto materiale
Articolo 32 quinques della legge 218 si occupa di individuare gli effetti che produce l'unione civile all'estero tra due cittadini italiani dello stesso sesso
La cittadinanza è un criterio molto presente all'interno delle norme della legge 218, ma sta cedendo il passo all'introduzione delle norme UE che usano la residenza abituale
Per apolidi e rifugiati, se la norma è determinata tramite il criterio di cittadinanza, si usa in prima battuta il domicilio della persona, in mancanza la legge dello Stato di residenza
Criterio che ha preso il posto di criteri più tradizionalmente utilizzati, è di fatto e deve essere ricavato da elementi fattuali, non ha ancora permeato la legge 218
Il concetto di residenza abituale è pensato per individuare l'ordinamento più vicino al movimento del soggetto, per facilitare il compito dell'interprete, e non ha a che fare con il concetto di residenza del Codice civile
Le nozioni sono uniformi e autonome (sganciate da ordinamenti nazionali) salvo definizione esplicita, riferimento esplicito a diritto materiale di altro ordinamento, o riferimenti impliciti o espliciti di norme di conflitto del foro
Possibile che norme di conflitto usino più criteri di collegamento, in modo alternativo o successivo (a cascata), con un ordine gerarchico fra i collegamenti più stretti alla fattispecie
Non è un criterio di collegamento ma uno strumento di cui il legislatore può decidere di avvalersi per determinare la legge applicabile, con un margine di discrezionalità variabile in funzione della materia
Attribuisce alla volontà delle parti la possibilità di determinare la legge applicabile in materia di responsabilità per fatto illecito, con portata residuale
Quando la norma di conflitto prevista dal diritto internazionale privato individua la legge di un ordinamento straniero, il richiamo comprende anche le sue norme di diritto internazionale privato
L'articolo 13 della legge 218 disciplina il fenomeno del rinvio, stabilendo che si tiene conto del rinvio operato dal diritto internazionale privato straniero alla legge di un altro Stato se il diritto di tale Stato accetta il rinvio o se si tratta di rinvio alla legge italiana
L'articolo 13 della legge 218 risponde anche al quesito di come bloccare un infinito numero di rinvii, stabilendo che bisogna applicare ciò che dice il diritto internazionale privato nell'ordinamento richiamato quando indica di portare indietro a un ordinamento italiano o quando richiama un ordinamento che vuole essere applicato
Quando negli articoli successivi è richiamata la legge straniera, si tiene conto del rinvio operato dal diritto internazionale privato straniero alla legge di un altro Stato: a) se il diritto di tale Stato accetta il rinvio; b) se si tratta di rinvio alla legge italiana.
Questo non è un rinvio indietro, come il precedente, ma un rinvio oltre o altrove. Cioè, il diritto internazionale privato di un ordinamento straniero richiama a sua volta un altro ordinamento.
Articolo 13 primo comma risponde a questo quesito. Bisogna applicare ciò che dice diritto internazionale privato nell'ordinamento richiamato indica quando porta indietro a ordinamento italiano o quando richiama un ordinamento che vuole essere applicato (rinvio accettato).